Narni, il nuovo murales è dedicato ad Alberto Sordi a vent'anni dalla morte del grande attore

Narni, il nuovo murales è dedicato ad Alberto Sordi a vent'anni dalla morte del grande attore
NARNI Omaggio ad Alberto Sordi. A vent'anni dalla morte del grande...

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NARNI Omaggio ad Alberto Sordi. A vent'anni dalla morte del grande attore, avvenuta il 24 febbraio 2003, il comune gli dedica un murales. Un progetto iniziato con quello raffigurante Sofia Loren e Marcello Mastroianni, che sta raccogliendo grande consenso e coinvolgerà tutto lo Scalo. Si allunga infatti la lista dei residenti che mettono a disposizione la facciata della propria casa per realizzare murales raffiguranti i volti del grande cinema italiano. A coordinare il lavoro, lo street artist David Pompili. Un'idea, quella dei murales sviluppata seguendo due direttrici. Da un lato "Rigenerarsi", progetto sulla rigenerazione urbana e culturale promosso dall'amministrazione comunale, dall'altro Le vie del Cinema, festival del cinema restaurato che a prossima estate compirà trent'anni. «Abbiamo ricevuto - spiega il sindaco Lorenzo Lucarelli - diverse manifestazioni d'interesse da parte di privati disposti a mettere la propria casa per continuare a realizzare i murales. Ce ne sono già diversi in progettazione, fra cui quello di Totò, e di Bud Spencer». Un nome che, automaticamente richiama quello di Terence Hill, ormai da anni residente ad Amelia. «Ci abbiamo pensato - ammette il primo cittadino. Ne parleremo con lui. Sarebbe un onore anche se accettasse di inaugurarli, magari in occasione del festival». A dare il via a quello che sta prendendo la forma di un vero e proprio processo di rigenerazione urbana, l'evento diffuso nei non luoghi della città che si è svolto a novembre. Una tre giorni di mostre d’arte, incontri e letture d’autore sul tema della rigenerazione, intesa nel suo senso più ampio: urbana, ma anche sociale, economica e creativa. Un'iniziativa accolta con molto favore da tutta la comunità, da sviluppare nel lungo periodo. «Quest'anno - spiega l'assessore all'ambiente di Narni Giovanni Rubini - per l'edizione zero il tema era le città invisibili. Un omaggio a Italo Calvino in occasione del centenario dalla nascita. Nel corso della tre giorni, erano stati realizzate diverse opere con la collaborazione degli studenti del Gandhi. Questi murales - precisa - seppure slegati rispetto al tema del festival, si inseriscono comunque nel solco della rigenerazione urbana». Una relazione, quella di Narni con il cinema, sbocciata nel 1995, quando l'allora sindaco Luigi Annesi, decise di abbracciare il progetto del ministro della cultura Walter Veltroni "Adotta un film". «Il Comune di Narni fu il primo a sposare quell'iniziativa - ha raccontato il direttore artistico del festival Alberto Crespi - e ancora siamo qua. Prima sotto la direzione di Giuliano Montaldo, poi con il mio contributo. Solo successivamente festival più grandi come Cannes o Venezia, hanno creato una loro sezione dedicata ai classici. Si potrebbe quasi dire che si siano ispirati a Narni». 
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Il Messaggero