Narni, si cercano scienziate: progetto europeo per invitare le ragazze a scegliere facoltà scientifiche

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UNIVERSITÀ NARNI Donne scienziate cercansi. Via al progetto...

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NARNI Donne scienziate cercansi. Via al progetto europeo per promuovere la scelta delle Stem fra le ragazze che intraprendono l'università. Coordinatore, il comune di Narni. In campo, le studentesse del gruppo Erasmus plus del liceo scientifico Gandhi, coordinate da alcune docenti. «Un progetto - spiega la professoressa Maria Chiara Occhipinti - che nasce dai dati, allarmanti. In generale mancano laureati nelle Stem, e in particolare, fra loro, soltanto una su tre è donna». Si chiama "She chooses Stem for the future" e ha l'obiettivo di incoraggiare le giovani donne a scegliere studi in scienze, tecnologia, ingegneria e matematica per "ridurre il divario di genere nel mondo di domani". Per farlo, le studentesse, in collaborazione con diverse università europee, hanno realizzato alcuni prodotti multimediali. Il principale è un video. «Si tratta di una storia - spiega la professoressa Emanuela Agostini - scritta e interpretata dalle ragazze e da alcune docenti, che è una sorta di "sliding doors", ovvero quello che può succedere, come può cambiare la propria vita a seconda della scelta compiuta in un determinato momento. Ovviamente nel nostro caso, riguarda la decisione di intraprendere un percorso di studi universitari attinente alle Stem, oppure no». Valore aggiunto, esperienze di vita vissuta. «Alla fine - continua - abbiamo inserito alcune video interviste a donne che hanno costruito la loro carriera sulla ricerca scientifica». Fra loro anche ex studentesse come Elena Fortunati, attualmente responsabile del settore ricerca in Alcantara Spa, oppure Maura Novelli, responsabile gestione del personale e organizzazione sempre nello stabilimento di Ner «Mi sono laureata in ingegneria dei materiali - racconta Fortunati nella sua testimonianza - successivamente ho fatto un dottorato in nanotecnologie dei materiali e otto anni di ricerca accademica sui materiali polimerici. Durante uno dei progetti sono entrata in contatto con Alcantara, dove lavoro oggi». Un approccio multidisciplinare. «Prima di realizzare il video - continua Agostini - abbiamo chiesto la collaborazione delle diverse università partner del progetto (Ies la Zafra, Spagna, Gpche Simeon Radev, Bulgaria, Ucam, Spagna e la piattaforma europea delle Donne Scienziate ndr) che ci hanno inviato un questionario in cui si indaga sugli stereotipi del condizionamento di genere, creato toolkit per gli studenti, modelli e laboratori». Il video è stato presentato in occasione della giornata della Scienza, ma ha ancora molta strada da fare. «Il 23 marzo - racconta la professoressa - abbiamo organizzato un "Aperitivo con le stelle". All'evento presenteremo il video ma avremo anche diverse ospiti. Sia in presenza che in videocollegamento. Tutte giovani donne che hanno scelto la scienza, la matematica, la fisica, e stanno facendo un grande percorso, personale e professionale». Fra loro, Elena Faustini, ex studentessa del Gandhi e oggi ricercatrice alla Linkoping University, in Svezia, nella divisione di Medicina Molecolare e Virologia. Prossimi appuntamenti, una serie di conferenze ospitate nei diversi istituti partner, e a settembre il convegno internazionale conclusivo che si terrà a Bruxelles, durante il quale ci sarà la presentazione dei risultati del progetto.



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Il Messaggero