Narni: sfiorata la tragedia per le canoe disperse lungo il fiume Nera Si chiedono misure di controllo

Canoe alle Mole nella scorsa estate
NARNI Che il posto era pericoloso lo si poteva già intuire: però che non vi fossero delle misure che avessero impedito il discendere delle canoe in...

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NARNI Che il posto era pericoloso lo si poteva già intuire: però che non vi fossero delle misure che avessero impedito il discendere delle canoe in “libertà” lungo il fiume Nera è stata una sorpresa per tanti. Dopo i fatti di domenica, quando una famiglia a bordo di due canoe, è stata messa in difficoltà dalla corrente impetuosa, si impone una tutela assoluta. E lo ricorda con una interpellanza Sergio Bruschini, leader della minoranza al Comune: “Per fortuna non c’è scappato il morto. Tutto il complesso delle Gole del Nera, compreso le Mole, è passato in mano ad una associazione privata; speriamo che siano attuati controlli e sia impedito l'uso non corretto degli impianti, per la balneazione e, appunto, il percorso in canoa senza le dovute sicurezze. Servono provvedimenti subito perché con l’arrivo della estate aumenteranno i visitatori”. Ma soprattutto spegnere le velleità di chi pensa che andare in canoa in un fiume sia una passeggiata, come qualcuno ha voluto far credere. Le due canoe si sono inoltrate proprio dalle Mole per scendere lungo l’asta del Nera nel tratto più impetuoso, quello che arriva direttamente dentro il lago di San Liberato e poi, verso la Centrale dell’Acea, prima della confluenza sul Tevere, un tratto altamente pericoloso per chi non è adatto a manovrare con sicurezza mezzi leggeri e particolari.  Le misure di sicurezze saranno necessarie anche per la frequentazione delle Mole, diventate, a ragione un posto frequentato per la sua bellezza: un accordo con la Erg, che gestisce la centrale dovrà essere attuato alla svelta, in modo che non vi siano dei “fuori servizio”, con conseguenze fuoriuscita di una grandissima quantità d’acqua che inonda lo specchio d’acqua, diventato tale proprio la violenza con cui arriva sul fiume Nera.
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Il Messaggero