Narni, GoSorce: i primi elettrodi stanno per uscire dalla linea di produzione

La GoSorce di Narni
“La formatura degli elettrodi è già iniziata”. Luca Stinchelli l’amministratore delegato della GoSorge, che ha rilevato la fabbrica narnese della...

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“La formatura degli elettrodi è già iniziata”. Luca Stinchelli l’amministratore delegato della GoSorge, che ha rilevato la fabbrica narnese della Sgl Carbon, spiega che lo stabilimento narnese è ormai ripartito e che le lavorazioni avviate, in corrispondenza dei piani di sviluppo della fabbrica. Dopo la formatura, si dovrà passare alla grafitazione ed alla impregnazione, fasi di lavorazioni conseguenti. Alla metà di giugno, tra un paio di settimane allora, si dovrebbe avere il primo elettrodo “vero”, quello che verrà avviato verso le acciaierie nazionali ed estere. “Qualche giorno di differenza non sarebbe sorprendente in quanto gli impianti erano fermi da lungo tempo e quindi potrebbero presentare qualche sorpresa, ma ormai siamo lì” spiega Stinchelli. Prosegue pure la “campagna acquisti” dei lavoratori necessari a mandare avanti gli impianti con una predilezione proprio per gli ex lavoratori della fabbrica dato il loro livello di esperienza senza però fossilizzarsi verso nuove assunzioni: l’organico al momento è intorno alla sessantina di lavoratori diretti. L’accelerazione ai processi di ripartenza è stata anche spinta dal fatto che il “commerciale” della fabbrica, che ha capitale cinese, ha un carnet molto corposo di contratti firmati, contratti che dovranno ora essere onorati in modo assoluto. Ed è proprio l’andare dietro ad un mercato crescente e che dà ampi spazi di redditività, a mettere le ali ai piedi alla struttura aziendale. Si stanno strutturando anche le ditte esterne, quelle che hanno superato la selezione da parte della direzione della fabbrica. Insomma, ormai gli assunti si contano a decine, una sessantina, come detto, direttamente nel libro paga di GoSource ed almeno una trentina in quello delle ditte appaltatrici. Tra l’altro vi sono anche i benefici per la città perché la percentuale tra lavoratori direttamente impegnati e quelli dell’indotto “largo”, alberghi, ristoranti, trasporti, ed altro, è nell’ordine di uno a cinque, nel senso che chi lavora per la GoSorce sono ormai centinaia di narnesi.

C’è anche grande attesa per la definizione dell’area di Narni Uno, quella storica: una delegazione dei nuovi proprietari, che non sono della GoSorce e nemmeno del gruppo internazionale, si sono presentati al sindaco Francesco De Rebotti, preannunciando l’invio di un piano industriale importante per la lavorazione secondaria dell’acciaio di altissima tecnologia: i rappresentanti della società cinese interessata si sono dimostrati sicurissimi che metteranno piede nell’area entro l’anno. I tempi sono quelli della bonifica che è in atto e che dovrebbe durare qualche altro mese e dopodiché si avvierebbero a nuova vita anche i capannoni che hanno oltre un secolo di storia industriale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero