NARNI Presentate le  vincitrici del "Premio Imprenditoria Femminile Città di Narni". «Un progetto - spiegano le organizzatrici - nato per valorizzare e promuovere l’imprenditoria femminile e la leadership al femminile, e per riflettere sui retaggi culturali che ancora persistono in materia di parità tra i sessi in materia di indipendenza economica, lavoro, successo professionale e opportunità di carriera».

Tutte le imprenditrici, prima di essere premiate, hanno raccontato la propria storia e presentato le proprie realtà imprenditoriali anche attraverso la visione di materiali video-fotografici.

Alle vincitrici è stato poi consegnato un attestato di ricoscimento e un omaggio di prodotti enogastronommici del terriorio di Narni: 
per il settore agricoltura Elena Frasconi, imprenditrice agricola nella produzione orticola biologica e biodinamica nella località Acerella di Itieli;
Per il settore artigianato la famiglia di Pasta Mania, azienda locale a gestione quasi esclusivamente femminile;
le sorelle Cecilia e Maria Emilia Cari che con la loro attività di vendita di abbigliamento Cari 6970 portano avanti una tradizione imprenditoriale di famiglia giunta alla terza generazione. 

Anna Maria Longhi, fondatrice del progetto Spes,  start-up che nasce dall'idea di progettare e produrre t shirt vegane e bio sulle quali sono stampate citazioni latine, con il cui ricavato si sostengono progetti umanitari.

A fare gli onori di casa la vice sindaca del comune di Narni Alessia Quondam, la consigliera comunale alle pari opportunità Francesca Agostini, la presidente della commissione pari opportunita Irene Falocco. Erano inoltre presenti l'assessore Giovanni Rubini, il presidente del consiglio comunale Michele Francioli, la consigliera Rebecca Poggiani.

Tra gli ospiti la consigliera regonale Eleonora Pace, la presidente del comitato per l'imprenditoria femminile della CCIAA dell'Umbria, Dalia Sciamannini, e sempre in rappresentanza dell'ente camerale, la dottoressa Giuliana Piandoro responsabile Conservatoria registro Imprese, la consigliera di parità della regione Umbria, Rosita Garzi e molte rappresentanze delle associazioni di categoria provinciali e regionali.