Narni: Mezule vince il primo atto della Corsa all'Anello Storica Oggi la decisione sui purosangue

Diego Cipiccia alla Corsa Storica
La prima gara la vince Mezule con Lorenzo Melosso, che innalzava i colori della nobile famiglia dei Ridolfini, e che è riuscito a fare praticamente un percorso netto alla...

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La prima gara la vince Mezule con Lorenzo Melosso, che innalzava i colori della nobile famiglia dei Ridolfini, e che è riuscito a fare praticamente un percorso netto alla Corsa all’Anello storica, che si è svolta nonostante la pioggia, nella tradizionale Piazza dei Priori: gli organizzatori hanno mandato in campo i cavalieri che si sono fatti onore per davvero, approfittando anche del fatto che la pioggia come per miracolo aveva cessato di cadere. E il giovane Melosso ha vinto su Diego Cipiccia, veterano di tante battaglie ma che non è però riuscito ad infilare la lancia nell’anello di tre centimetri. In gara sino all’ultimo anche Luca Paterni di Fraporta, che faceva parte della famiglia Marinata. Ma si sa che la Storica si vince se insieme alla bravura ci si mette anche la fortuna. E ieri pomeriggio entrambi le cose erano dalla parte di Lorenzo Melosso, che ha comunque espresso un’autorità niente male! Uno spareggio dunque, come spesso accade per la “storica”, che dà onore al Terziere ma che soprattutto fa sì che i giovanissimi prendano conoscenza con le gare dell’anello, con il pubblico. Il percorso è mozzafiato, un centinaio di metri su una terra fine, oggi anche pesante per la pioggia, con la pista che termina subito dopo l’impalcatura che sorregge l’anello: un’abilità non comune a ben vedere.

Insomma il prologo va a Mezule anche se l’attenzione si sposta ad oggi pomeriggio, quando la commissione dei pubblici spettacoli dovrà dire l’ultima parola relativamente alla questione dei purosangue. “In Umbria siamo una sola voce – spiega Carlo Capotosti, il segretario generale dell’Ente – Noi insieme a Foligno, stiamo spiegando a tutti gli enti interessati che i purosangue hanno molto meno pericolo a correre le gare come la nostra gara che quelle ippiche sugli ippodromi italiani. La tutela dei cavalli è stata sempre la nostra bandiera. Ora e sempre”. L’attesa è forte anche se un cauto ottimismo aveva iniziato a filtrare dai giorni scorsi quando si è pensato che l’Ente Corsa e con esso tutti gli altri d’Italia, avrebbero potuto avere una sorta di rinvio rispetto alle drastiche misure che sono state prospettate. Sarebbe una soluzione che farebbe parzialmente contenti un po' tutti anche se vi sarà comunque da parte degli organizzatori da spendere per rinnovare le scuderie impostate sui purosangue. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero