È partito un grande festival, quello che ha confermato il ruolo predominante di Narni nel mondo della musica, soprattutto d’estate. “Luci della Ribalta”...
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“Il progetto, così come si è andato progressivamente definendo nelle passate edizioni, si articola su due livelli principali, quello didattico degli International Masterclasses e quello dell' International Festival, peraltro così strettamente intrecciati tra di loro da creare in tal modo la cifra distintiva che lo rende unico nel panorama di eventi didattici e concertistici internazionali” spiega Anais Lee, che è anche il direttore artistico.
Concerti, allora, che hanno determinato la “conquista” di tutti gli spazi cittadini possibili, quelli necessari per realizzarli; la ricerca delle “location” dove poter insegnare è stata impegnativa. Perché, va ricordato il festival è anche una colossale “masterclasses”, un tempo per studiare ad altissimi livelli, alla quale partecipano decine di studenti che arrivano da ogni parte del mondo, da più di venti paesi. Quest’anno verrà superato il numero di centoventi studenti, che era quello della scorsa edizione. Gli allievi, poi, trovano posto nelle abitazioni messe a disposizione dei narnesi, occupando tutto lo spazio possibile. Uno degli aspetti caratteristici è che da ogni dove si sentono ragazzi e ragazze esercitarsi mettendo in pratica gli insegnamenti impartiti nel corso della giornata dai grandi docenti.
Un’altra caratteristica? Gli allievi sono giovani e più di qualche volta, per il solo piacere di sentirsi, eseguono pezzi di arie famose, di musica godibile, in posti imprevedibili come le piazze, suscitando la sorpresa della gente che gli si fa incontro, creando capannelli con turisti e narnesi. E nel frattempo c’è sempre qualcuno che gorgheggia, che fa sentire il canto dall’interno della Corte del Comune, che da semplice androne è diventata una sala di ottima acustica per i concerti. Ma la scoperta degli ultimi anni è il chiostro di Sant’Agostino, restaurato superbamente, con un prato verde perfettamente curato: è lì che film e concerti più grandi prendono vita, davanti a decine di spettatori entusiasti di poter passare ore sotto il cielo stellato dell’estate cullati dalla musica.
“La straordinaria qualità artistica dagli eventi è stata ampiamente premiata dal pubblico che ha visto un costante e consistente afflusso di turisti e spettatori da tutta la provincia, dalle zone limitrofe dell'Umbria, dell'Abruzzo, della Toscana e anche da Roma. In più, notevole è stata anche la presenza di cittadini stranieri, famiglie ed accompagnatori di docenti ed allievi o anche solo semplici appassionati che non hanno voluto rinunciare a partecipare”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero