Una assemblea dei lavoratori ed un incontro tra le parti alla Associazioni industriali di Terni: ripartono così le “relazioni industriali” tra i sindacati e la...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
“Con tutta la trasparenza e franchezza che ha contraddistinto il percorso sindacale in questi anni, abbiamo il dovere di sottolineare che un’azienda seppur di nuova costituzione, insediandosi su un territorio ed avendo l’interesse a rilevare una fabbrica storica non può esimersi dal fare i conti con tutto ciò che il pregresso rappresenta. Non si può calpestare la dignità di quei lavoratori che per professionalità e competenze meritano sicuramente una diversa attenzione; queste persone si ritrovano quasi tutte senza ammortizzatori sociali e quando si prospettò la possibilità di scegliere tra una cospicua buona uscita o il ricollocamento in una nuova realtà industriale, scelsero il lavoro, questo in presenza delle istituzioni, dal Ministero al Comune di Narni passando per la Regione dell’Umbria. Siccome poi una decina di ex dipendenti, e tra loro qualche pensionato, sono stati già assunti da Gosource, sarebbe opportuno che lo stesso iter fosse percorso anche per i rimanenti lavoratori ex SGL. Visto infatti che la parola chiave più volte pronunciata dai vertici aziendali è stata trasparenza, ci domandiamo come sia stato scelto il personale fino ad oggi, visto che per le autocandidature il sito è stato predisposto solo in questi giorni e cosa abbiano di diverso i 56 lavoratori rimasti che per essere riassunti dovrebbero affrontare un percorso ad ostacoli che dovrebbe partire da test psicoattitudinali. Negli incontri svolti in sede ministeriale in presenza della GoSource, sia le OO.SS. che le istituzioni tutte, hanno sempre posto come vincolo il riassorbimento di tutti i lavoratori ex SGL anche per poter accedere alle agevolazioni richieste dalla società”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero