Narni, biodigestore di Nera Montoro. Insorge il comitato di cittadini:«Sembra di vivere nel mastello dell'umido. Basta puzza».

Narni, biodigestore di Nera Montoro. Insorge il comitato di cittadini:«Sembra di vivere nel mastello dell'umido. Basta puzza».
«Basta puzza!». Il messaggio forte e chiaro, arriva dal...

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«Basta puzza!». Il messaggio forte e chiaro, arriva dal Comitato ambiente basso Nera ed è indirizzato ai gestori del biodigestore di Nera Montoro. Pietra dello scandalo la puzza che arriva dall'impianto di trasformazione dei rifiuti organici in compost. Un cattivo odore che, a seconda di come tira il vento, da mesi attanaglia il naso dei residenti nelle zone di Montoro, Taizzano, Treie, San Liberato, Stifone e ovviamente Nera Montoro. Non è la prima volta, da quando è stato istallato l'impianto nel 2012, che il problema si presenta, ma da un paio d'anni, a suon di battaglie, sembrava essersi risolto. Invece, da febbraio scorso, in concomitanza con il subentro di una nuova ditta nella gestione, è tornato più insopportabile che mai. «Sembra di vivere dentro il mastello dell'umido - scrivono dal comitato- siamo barricati in casa sia di giorno che di notte. Per non parlare delle mosche, abbiamo proceduto a nostre spese a due disinfestazioni che purtroppo non hanno prodotto gli esiti sperati». Fra le cause del cattivo odore, come specificato in un comunicato diramato da GreenAsm (che gestisce il sito insieme a Buttol srl) il 28 luglio scorso, ci sarebbero una manutenzione straordinaria e degli interventi e riorganizzazione dell'impianto. Una giustificazione che non ha soddisfatto i diretti interessati che rilanciano. «Ci chiediamo come mai - affondano dal comitato- negli ultimi due anni l'impianto ha sempre funzionato a regime anche effettuando interventi di manutenzione, senza per questo creare gravi disagi alla cittadinanza. Un equilibrio ottenuto dopo otto lunghi anni di segnalazioni, incontri, confronti e scontri, quando finalmente, grazie anche all'aggiornamento del sistema di trasformazione per produrre un compost di alta qualità, si era arrivati a un livello di vivibilità accettabile». Alla luce del nuovo declino, le ipotesi del comitato sono altre. «Pensiamo che possa esserci una raccolta di umido superiore alla capacità di smaltimento, probabilmente alla luce degli stessi lavori di manutenzione straordinaria dichiarati. Se così fosse perchè non calmierare lo stoccaggio? Oppure, se necessario, fermare l'impianto?». Domande che per il momento rimangono senza risposta. «Con l'entrata della Buttol srl - precisano - si sono interrotti bruscamente la collaborazione e le comunicazioni con il comitato e cosa più grave si è ritornati peggio degli anni prima del 2020». Sulla questione il comitato chiede il supporto dell'Amministrazione Comunale. «Arpa Umbria - ha detto l'assessore all'ambiente del Comune di Narni Giovanni Rubini- ha effettuato alcuni controlli e inviato una segnalazione in Regione (ente decisore sul sito ndr) sulle modalità di gestione dell'impianto. Nei prossimi giorni è in programma un incontro con l'azienda a cui parteciperà anche il comitato». Nel frattempo però, il comitato, assistito dall'avvocata Valeria Passeri, è passato all'azione e sta raccogliendo le firme per procedere per vie legali «insieme -chiudono- a manifestazioni e tutto ciò che la legge ci consentirà per combattere questa ingiustizia».

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Il Messaggero