Narni. L’assistenza palliativa a domicilio “passa” sul telefono

Adiberto Favilli, il medico che ha portato nel territorio narnese le cure palliative
Anche l’assistenza domiciliare ai malati terminali passa sui fili del telefono: il perdurare del pericolo di contagio ha fatto mettere il freno all’azione dei...

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Anche l’assistenza domiciliare ai malati terminali passa sui fili del telefono: il perdurare del pericolo di contagio ha fatto mettere il freno all’azione dei volontari della Associazione Narnese contro il Cancro che assiste una decina di narnesi alle prese con gravi problemi ha fatto un passo indietro. “Siamo comunque molto presenti – spiega Adiberto Favilli, che della terapia antalgica è stato il promotore già quaranta anni fa – mi reco a casa dei pazienti solo in casi gravissimi e con tutte le precauzioni del caso. Per il resto telefono in continuazione a tutti per tranquillizzarli, per far sentire loro la nostra vicinanza. E debbo dire che spesso il poterci parlare riesce a tranquillizzarli in maniera adeguata”. Tra l’altro essendo una associazione di volontariato la direzione ha impedito in continuare nella loro opera le infermiere, che sono tutte ex dipendenti del servizio sanitario nazionale, e che collaborano coi due medici sia Adiberto Favilli che Germano, Paci nella loro opera di assistenza. Anche l’assistenza della Asl che fa capo a Narni ha rallentato la propria attività ed anch’essa si basa soprattutto sul telefono. Dicono dall’Ospedale” Quando vi sono delle nuove visite, dei nuovi malati andiamo nelle loro case ma solo per cose gravissime”.
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Il Messaggero