Narni, apparati portati per misurare l'inquinamento atmosferico

Narni, apparati portati per misurare l'inquinamento atmosferico
NARNI Per adesso saranno quattro i cittadini narnesi che avranno nel loro smartphone l’applicazione per verificare il livello dell’inquinamento dell’aria,...

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NARNI Per adesso saranno quattro i cittadini narnesi che avranno nel loro smartphone l’applicazione per verificare il livello dell’inquinamento dell’aria, funzioneranno come quattro centraline solo che saranno loro a decidere dove e quando verificare” spiega Marco Mercuri, il vicesindaco che ha “strappato” il progetto che viene chiamato “Airselfie” con un semplice gioco di parole, e che è stato finanziato dalla Fondazione Carit, ideato da Arpa Umbria insieme all’Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri di Terni, capeggiato da Pino Donzelli.

Il progetto è pronto a partire quasi immediatamente: gli apparati di rilevamento sono già a disposizione. “Nei giorni scorsi – dicono infatti Mercuri, che ricorda come vi sia anche coinvolto l’assessorato all’Ambiente - abbiamo ritirato i dispositivi che consegneremo a dei volontari e che ci serviranno per approfondire le tematiche ambientali ma anche di avere elementi utili per la gestione del territorio e per definire priorità di intervento pubblico come per esempio per le infrastrutture viarie”.
Quattro volontari, allora, che per tutto il giorno faranno leggere l’inquinamento nei loro spostamenti, dagli smartphone che porteranno in tasca; tre di loro saranno persone che operano a Narni Scalo mentre una quarta, abiterà nel Centro Storico.

L’utilizzo della “app” permetterà ai cittadini di vedere le variazioni di esposizione dovute ai loro spostamenti nella città. “A livello di popolazione – sottolineano i due amministratori - l’utilizzo di questo strumento potrà essere utile a medici, epidemiologi e istituzioni sanitarie per valutare il rischio-salute correlato all’esposizione all’inquinamento atmosferico”. Il servizio di valutazione utilizza i dati delle centraline della rete di monitoraggio, nelle quali sono stati installati anche dei contatori ottici di particelle che forniscono il dato di pm 2.5 su base oraria, integrandoli con i dati provenienti dai sensori portatili e dalla modellistica di qualità dell’aria censita da Arpa”. In altri termini Mercuri fuori dai denti spiega come sarà così possibile capire se servirà una variante o meno per il traffico di Narni Scalo, prendendo una decisione non sulla emotività ma su fatti concreti. Ovviamente tutto il progetto ha un che di sperimentazione, che se dovesse andare per il verso giusto, si potranno anche ampliare il numero dei volontari per tenere sotto controllo anche altre zone del territorio del Comune di Narni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero