La comunità musulmana: «L'Italia ci ha dato tanto, pronti a donare il sangue»

La comunità musulmana: «L'Italia ci ha dato tanto, pronti a donare il sangue»
TERNI Medici e infermieri del reparto di immunoematologia e trasfusionale dell'ospedale erano quasi increduli, quando li hanno visti arrivare per la prima volta, alcuni giorni...

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TERNI Medici e infermieri del reparto di immunoematologia e trasfusionale dell'ospedale erano quasi increduli, quando li hanno visti arrivare per la prima volta, alcuni giorni fa: volevano donare il sangue, in un momento difficile per tutti in cui non si esce di casa e c'è paura ad avvicinarsi alle strutture sanitarie temendo i contagi. Loro, invece, lo hanno fatto.

E lo fanno ancora. Persone che fanno della comunità musulmana presente in città. Hanno deciso di donare il sangue, «perché Terni e l'Italia ci hanno dato tanto e adesso sta a noi dare qualcosa».
Un gesto di solidarietà, da un'idea avuta tutti insieme e arrivato dopo aver trovato i giusti contatti e superando le difficoltà del periodo in cui il distanziamento sociale rende tutti meno reperibili. Atto importante, in un momento in cui meno persone donano e le trasfusioni rischiano di risentirne. Di questa scelta parla Abderrahim Maarouf, che ha fatto da tramite per la comunità musulmana raccogliendo le adesioni tra le persone che frequentano le due moschee della città e con un passaparola via Whattsapp. Dice l'ex presidente della consulta comunale per l'integrazione: «Come avviene in altre parti, abbiamo ritenuto giusto che anche qui la comunità musulmana si mettesse a disposizione, facendo qualcosa».
Primi contatti, primi colloqui e prime adesioni. Il resto, è stato fatto con i messaggi Whattsapp. «Di contatti con i fratelli musulmani dice Maarouf ne ho tanti. Così, sono riuscito a trovare tante persone che hanno accettato». Poi, c'è stato bisogno di prendere i giusti contatti. «E lì, ci è voluto un po'. Ho provato a telefonare all'Avis, ma non rispondeva nessuno. Poi una persona mi ha messo in contato con la Croce rossa di Terni. Tramite quest'ultima, siamo riusciti a recarci in ospedale per donare il sangue». E se una cosa buona ne genera nel suo cammino tante altre, ecco che con la Croce rossa è nato un altro patto: «Molti di noi, hanno dato disponibilità anche per fare volontariato. Quando ci sarà bisogno, potranno chiamarci». Intanto, si dona il sangue. Adesso però, ci si fermerà, ma solo per poco. «Per noi, è cominciato il Ramadan. Ma appena terminato, riprenderemo a donare».

Sangue, ma non solo. «Ora dice ancora Abderrahim Maarouf ci organizzeremo per una raccolta di soldi. Quando avremo una cifra cospicua, decideremo a chi donarli». Una mano grande, alla città, dalla comuntà musulmana. «Ripeto: è solo il minimo che possiamo fare, per Terni e per l'Italia, che meritano molto di più». Ecco cosa fa una comunità. Ecco cosa significa integrazione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero