Muore a 41 anni sotto gli occhi dei genitori, giallo sulle cause

Muore a 41 anni sotto gli occhi dei genitori, giallo sulle cause
PERUGIA Morire in pochi minuti. Nel bagno di casa. Sotto gli occhi scioccati di mamma e papà, prima allarmati e poi costretti a trovarsi a tu per tu con il cadavere del...

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PERUGIA Morire in pochi minuti. Nel bagno di casa. Sotto gli occhi scioccati di mamma e papà, prima allarmati e poi costretti a trovarsi a tu per tu con il cadavere del proprio figlio. E’ successo nella notte tra sabato e domenica, in un appartamento nella zona di San Mariano.


Un uomo di 41 anni torna a casa dopo l’uscita del sabato sera. Vive con i suoi genitori e si salutano prima che vada in bagno. Ma il tempo passa e lui non esce: i genitori cominciano a chiamarlo. Una, due, tre volte ma nulla. Da dentro la stanza nessuna risposta. Inevitabile pensare e temere che l’uomo possa essersi sentito male. I genitori così, con sempre maggior preoccupazione, chiamano il 118. Sul posto, velocissimo l’arrivo di un’ambulanza e anche degli agenti della squadra volante immediatamente allertati dalla centrale operativa su segnalazione di quella del pronto soccorso.
Purtroppo per il 41enne non ci sarà nulla da fare: i soccorritori proveranno a lungo a rianimarlo, ma senza alcun risultato. Verrà portato all’obitorio dell’ospedale Santa Maria della misericordia, dove nelle prossime ore il magistrato di turno dovrebbe disporre l’esame autoptico per stabilire le cause della morte.
Se al momento infatti quella del malore improvviso è la pista più accreditata, è inevitabile come l’autorità giudiziaria voglia provare a stabilire se si sia trattato di una tragica fatalità, di una patologia sconosciuta probabilmente anche all’uomo oppure se possa esserci stato il consumo di qualche sostanza nelle ore immediatamente precedenti al malore che possa aver avuto un ruolo determinante nella morte del 41enne. Per questo motivo, potrà essere importante anche la ricostruzione delle ultime ore di vita dell’uomo: chi ha frequentato, chi ha chiamato al telefono e con chi può essersi incontrato prima di fare il rientro in casa.

 

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Il Messaggero