Movida choc, in centro assembramenti e niente mascherine: la foto che fa discutere

Movida choc, in centro assembramenti e niente mascherine: la foto che fa discutere
PERUGIA - Un’immagine impietosa, soprattutto per quanto riguarda lo scarso, scarsissimo, rispetto che mostrano diversi giovani per le norme contro la diffusione del...

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PERUGIA - Un’immagine impietosa, soprattutto per quanto riguarda lo scarso, scarsissimo, rispetto che mostrano diversi giovani per le norme contro la diffusione del coronavirus. Assembramenti e un numero notevole di mascherine assenti, abbassate sotto il mento oppure portate sull’avambraccio come i trasgressori del codice della strada negli anni Novanta facevano con il casco per moto e motorini. Immagini che, ancora, dimostrano come evidentemente ci sia molto da fare e informare per far capire che quelle dei presidi da indossare e del distanziamento sociale da mantenere (dentro e fuori bar e locali pubblici) devono essere abitudini condivise da tutti per evitare che la situazione dei contagi torni ad essere di nuovo grave.


E così, il gran numero di ragazzi presenti venerdì in piazza Danti ha fatto nuovamente discutere: diverse le testimonianze, fotografiche e video, che hanno fatto il giro dei social e che, secondo quanto raccontano i residenti arrabbiati, riguardano anche le vicine piazza Piccinino, piazza Michelotti e via Mattioli. Tanti commenti e amare riflessioni, come quella di un musicista perugino e organizzatore di eventi. Anche lui venerdì sera si è trovato a fotografare gli assembramenti in quella parte di centro storico particolarmente frequentata da giovani e giovanissimi. «Qualcuno può spiegarmi perché i concerti live solo distanziati e a posti limitati?», ha scritto di commento alla foto.
Un interrogativo lecito, che ha incontrato la solidarietà di molte persone. Una domanda che in tanti si sono fatti nel corso dell’estate e alla quale questura e prefettura hanno risposto, da un lato, sottolineando come un conto sia l’organizzazione di un evento che deve rispondere a determinati criteri e un altro è il libero incontrarsi di persone e, dall’altro, dando vita a un massiccio piano di controlli e campagne informative proprio nei luoghi più caldi della movida. All’indomani della nuova stretta post Ferragosto da parte del governo, inoltre, il Comune si è mosso con un’ordinanza in cui sono state individuate una quarantina fra vie e piazze a rischio assembramenti (la metà in centro) dove dunque l’utilizzo delle mascherine diventa strumento essenziale per ridurre il rischio contagio.

Va anche detto come la situazione sul fronte controlli in questi giorni ha dato risposte confortanti: secondo i dati forniti quotidianamente dalla prefettura, da lunedì a venerdì solo una persona è risultata inottemperante alle norme anti Covid nel corso dei controlli e dunque sanzionata, ma purtroppo foto e testimonianze del fine settimana raccontano di una preoccupazione reale. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero