Terni perde Pasquale Bruno, l'artista delle barchette di carta

Terni perde Pasquale Bruno, l'artista delle barchette di carta
Pasquale Bruno, l’artista delle barchette di carta, si è spento oggi, giovedì 14 gennaio 2021, nella sua abitazione di Terni. Classe 1955, una laurea in...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Pasquale Bruno, l’artista delle barchette di carta, si è spento oggi, giovedì 14 gennaio 2021, nella sua abitazione di Terni. Classe 1955, una laurea in giurisprudenza messa in naftalina per amministrare il cantiere nautico di famiglia (nel Golfo di Napoli), diventa autore di un catalogo di “ricordi” nel 2017. Un racconto che lo porta ad una mostra al Met (in piazza Tacito) nel 2018 e alla Pro Biennale di Venezia nel 2019. Nei suoi quadri ci sono i colori dei luoghi incantati in cui è cresciuto: gli azzurri del mare Mediterraneo e il verde dell’isolotto di Nisida che lo salutava ogni giorno quando era bambino. «Salvate la barchetta di carta, simbolo di purezza, e popolate il mondo di polipetti rossi, testimoni dell’abisso ma anche esseri tentacolari come le vie di Napoli» –  gridano le sue opere.  Con lui Terni perde una voce autorevole dell’arte e della cultura. La sua produzione di stampe pregiate (con tecnica Digital Art Giglèe) ha rallegrato le pareti delle case e degli studi professionali di tanti ternani. In ogni sua opera c’è quella barchetta, sempre alla ricerca del polipo perduto. Un viaggio introspettivo raccontato coi colori della città dove il sangue si scioglie e dove il mare ha un azzurro intenso. «Sto imparando a disimparare tutto ciò che ho imparato crescendo. Io vedo la barchetta come il recupero della purezza originale» – disse il giorno dell’inaugurazione della sua prima mostra a Terni alla presenza del critico d'arte e consigliere di Cassazione Angelo Matteo Socci.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero