Investito mentre va in bici, muore a 63 anni. I suoi organi salveranno altre vite

Assisi, non ce l'ha fatta l'uomo ricoverato da due settimane in Rianimazione a Perugia. Il conducente dell'auto con cui si è scontrato indagato per omicidio stradale

Investito mentre va in bici, muore a 63 anni. I suoi organi salveranno altre vite
ASSISI - Giuseppe Filippucci non ce l’ha fatta. Il ciclista di Rivotorto investito la mattina del 22 agosto in prossimità della rotatoria posta all’altezza...

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ASSISI - Giuseppe Filippucci non ce l’ha fatta. Il ciclista di Rivotorto investito la mattina del 22 agosto in prossimità della rotatoria posta all’altezza della pasticceria Lollini di Santa Maria degli Angeli, è morto ieri. L’uomo, caduto violentemente a terra battendo la testa dopo l’impatto con un’auto, era stato trasportato dall’ambulanza del 118 al Santa Maria della Misericordia dove era stato ricoverato in codice rosso. Le sue condizioni erano apparse subito gravissime. 

«Come te nessuno mai, ciao papà. Sarò in gamba, te lo prometto» ha scritto la figlia Katiuscia ieri pomeriggio su Facebook. Tantissimi i messaggi di cordoglio arrivati alla giovane donna e alla famiglia. 
Tutti hanno sperato in un miracolo, purtroppo invece la situazione non è migliorata. Peppe non si è risvegliato dal coma. Ieri è stato autorizzato l’espianto di organi. E visto che, come di prassi in questi casi, c’è un’indagine penale in corso per omicidio stradale, per autorizzare l’espianto c’è voluto anche il nulla osta da parte del sostituto procuratore di turno, che è arrivato ieri pomeriggio. Lo scorso 27 ottobre un altro incidente era costato la vita ad un ciclista sulle strade del territorio assisano. Lungo la ciclabile tra Rivotorto e Assisi a perdere la vita fu Francesco Fiorucci, 63enne residente a Bastia Umbra. Grazie al dispositivo attaccato al manubrio della mountain bike e collegato al telefonino, il consulente tecnico della procura di Perugia arrivò alla conclusione che il ciclista ignorò lo stop prima di andarsi a schiantare contro la rete metallica di un cantiere che sbarrava il percorso. L’uomo andava a 21 chilometri all’ora e dal segnale all’ostacolo, a quell’andatura, ebbe solo tre secondi e mezzo di tempo per reagire. Troppo poco per evitare l’impatto fatale che lo condusse al decesso il 6 novembre.

Anche al fine di garantire una maggior sicurezza sulle strade proseguono nel frattempo anche ad Assisi i controlli straordinari del territorio predisposti dalla Questura di Perugia. In particolare, durante il pattugliamento, gli agenti del Reparto Prevenzione Crimine hanno fermato un’automobilista, classe 1989, che, al momento del controllo, è risultato senza la patente di guida, in quanto mai conseguita. I poliziotti hanno poi constatato che il veicolo era privo di copertura assicurativa e della prevista revisione periodica. Nei suoi confronti, oltre al fermo amministrativo del veicolo, sono scattate sanzioni amministrative per un ammontare complessivo superiore ai 6.000 euro. 

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Il Messaggero