Morta in casa a Ponte Pattoli: sequestrato il cellulare del fidanzato

La procura di Perugia
I carabinieri di Ponte Pattoli impegnati nelle indagini sulla morte di Catia Canuti, la 56enne di Sarteano rinvenuta cadavere nella stanza da letto di un appartamento in via...

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I carabinieri di Ponte Pattoli impegnati nelle indagini sulla morte di Catia Canuti, la 56enne di Sarteano rinvenuta cadavere nella stanza da letto di un appartamento in via Amendola, hanno sequestrato alcuni oggetti tra cui il cellulare del fidanzato che domenica notte ha avvisato i soccorsi. Insieme al Samsung del compagno della vittima gli investigatori hanno sottoposto a sequestro anche un cellulare Xiaomi, contenente la sim-card di un numero intestato a lui ma, nei fatti, in uso a Catia. Altri rilievi ora al vaglio degli inquirenti sono tamponi biologici e di sostanza prelevata dal pavimento e dall’asciugamano del bagno. Allo scopo di poter mettere in campo tutti gli accertamenti ritenuti necessari per stabilire cause e origine della sua morte, il magistrato della Procura della Repubblica ha aperto un fascicolo d’indagine. Il riserbo da parte degli inquirenti è massimo. Stando a quanto filtra sul corpo della donna non sarebbero stati trovati segni di violenza o di costrizione e questo lascerebbe pensare che possa essersi trattato di un malore. Qualora fosse stato un malore, però, provocato da cosa? Le cause della morte di Catia Canuti sono ancora incerte: l’autopsia disposta dal pm di Perugia aiuterà a delineare i contorni della vicenda, che non sembrerebbe riguardare cause violente. Il personale sanitario e il medico legale non sono stati in grado di indicare l’esatta ragione del decesso della 56enne. Nessuna ipotesi al momento viene scartata: la verità arriverà dagli accertamenti che si svolgeranno in sala settoria e dei quali, su disposizione del sostituto procuratore Mara Pucci, si occuperà il medico legale di Perugia.
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Il Messaggero