Perugia, monta un Gps sull'auto dell'ex fidanzata per spiare i movimenti: a processo

Il tribunale di via XIV Settembre
Installa un Gps sotto la macchina dell’ex fidanzata per seguirla ovunque andasse. Un uomo di 55 anni è sotto processo a Perugia con l’accusa di stalking, per...

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Installa un Gps sotto la macchina dell’ex fidanzata per seguirla ovunque andasse. Un uomo di 55 anni è sotto processo a Perugia con l’accusa di stalking, per aver «abusivamente applicato» un rilevatore Gps sull’auto dell’ex compagna per poterne seguire gli spostamenti a sua insaputa. I fatti contestati vanno dall’estate 2020 all’estate 2021. L’istruttoria dibattimentale per gli episodi avvenuti a Città della Pieve è in corso davanti al giudice monocratrico di Perugia, Lidia Brutti. Nel corso dell’udienza di ieri è stata sentita un’amica della persona offesa. L’imputato, assistito dall’avvocato Alessandro Vesi (sostituito in aula dalla collega Erika Paiolo), oltre all’accusa di aver montato il sistema di global positioning system, deve difendersi dall’aver inviato «ripetuti Whatsapp» alla donna e alla figlia, oltre che di aver «incaricato soggetti terzi» per «convincerla a riprendere contatti con lui». Agli atti del fascicolo del pubblico ministero di Perugia ci sono anche alcuni post sui social network in cui, «pur senza nominarla», «da un lato la blandivano e dall’altro la facevano oggetto di insulti e minacce». La Procura racconta di «un interesse e di attenzioni morbose tali da determinare in capo alla donna e alla figlia uno stato d’ansia e di preoccupazione per la presenza incombente dell’uomo». La parte civile è rappresentata in aula dall’avvocato Paola Pasinato.

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Il Messaggero