"Mi sento a casa": Così il figlio di Pippo Baudo riparte da Terni. E il sindaco lo accoglie a braccia aperte

Leonardo Latini e Alessandro Baudo
Terni- L’inconfondibile sorriso del papà, ma con un accento inglese, Alessandro Baudo (in arte Alex) è arrivato a Terni con la voglia di ricominciare e tanti...

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Terni- L’inconfondibile sorriso del papà, ma con un accento inglese, Alessandro Baudo (in arte Alex) è arrivato a Terni con la voglia di ricominciare e tanti progetti in testa. Il figlio di Pippo Baudo, riconosciuto dal famoso conduttore nel 2000, ha scelto proprio la città umbra per restare.


“Ho vissuto in Australia tanti anni, ma non mi sono mai scordato dell’Italia, dove sono nato. Così a marzo ho deciso di tornare – racconta Alessandro. Inizialmente mi sono trasferito a Ostia, poi ho cercato casa a Roma. Ma è grazie a Carlo (Campili, manager ternano di Iceman Production), amico con il quale collaboro già da diversi anni telefonicamente, se ho scelto Terni. Mi sono subito innamorato di questa città. E’ centrale, c’è tutto. Mi ha colpito la sua varietà e la somiglianza di alcuni punti con Sydney. Altri scorci ancora mi riportano in Canada, dove ho passato tanto tempo. Infine il centro storico, dove mi sembra di stare a Trastevere. Mi sento a casa. Le persone sono molto cordiali e simpatiche. Per non parlare della cucina, non sono abituato a tutto questo ben di Dio”- scherza Baudo. Molto apprezzata l’iniziativa del sindaco Leonardo Latini di volerlo ricevere privatamente a Palazzo Spada. “E’ stato un incontro molto piacevole, una persona davvero gentile e disponibile”.
Poi, ci tiene a smentire le voci che in questi giorni hanno dato suo padre per malato. “Certo, non è più come quando aveva trent’anni, ma per fortuna sta bene. Ed è sempre l’imprevedibile Pippo. Non mi meraviglierei se stesse covando qualcosa di nuovo. Mai dire mai con lui”.
Intanto Alessandro, che di professione fa il musicista, sta lavorando a diversi progetti, primo fra tutti il libro sulla sua biografia, “Tracce di ricordi abbandoni e emozioni”, in uscita a settembre per Bertoni editori. Ma non solo. Sempre per l’autunno sono previste novità a livello televisivo e nella testa di Alex c’è già un one man show. Nel frattempo, pensa a tornare a cantare live.

“Nella vita canto da sempre e questo periodo di restrizioni è stato davvero pesante. Non vedo l’ora di poter tornare ad esibirmi. Per ora mi aspetta una tournée in Calabria ad agosto, ma spero di poter portare la mia musica anche in Umbria, e perché no, a Terni”. Il genere musicale di Alex si può definire un “soul rock americano”, ma afferma che gli piace scrivere anche nella sua lingua madre. Il pubblico che lo segue, infatti, è per la maggior parte italiano. “Ho fatto otto dischi - dice - ed è stata una piacevole scoperta sapere che le vendite venivano quasi tutte dall’Italia. Un altro segnale che mi ha fatto pensare: Ma che ci faccio qui?”. Nonostante questo, Alessandro racconta che la scelta di lasciare l’Australia è stata anche una scelta coraggiosa e dolorosa perché la mamma è anziana e molto malata. Per fortuna, però, con lei ci sono i fratelli e il figlio di Alessandro, che è già papà. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero