Maturità in mascherina, oggi i primi novecento

PERUGIA  -Via all’esame di Stato in presenza distanziata e...

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PERUGIA  -Via all’esame di Stato in presenza distanziata e stile “tutto in giorno”. Oggi in Umbria tocca ai primi 900 degli oltre 7mila studenti maturandi che nel giro di un paio di settimane sfileranno uno a uno davanti alle 184 commissioni attive nella regione. Sarà una Maturità con mamma o papà. Ma non è detto: i ragazzi potrebbero scegliere come accompagnatore uno zio o anche un nonno. Oppure per sentirsi più a proprio agio, gli studenti potrebbero entrare con l’amica/o del cuore (leggi fidanzatina/o). Visto che tutti saranno promossi, verrebbe da escludere che qualcuno si porti l’avvocato, però mai dire mai: di ricorsi al Tar per un voto ritenuto troppo basso ce ne sono stati. Battute a parte, c’è grande attesa per questa eccezionale prova d’esame causata dal Covid-19. L’esame diluito in scritti e orale era più snervante vista la durata, ma questo che si consuma in sessanta minuti è altrettanto stressante. Cosa succederà in quell’oretta di faccia a faccia tra commissari e studente? Il colloquio avrà una struttura ben precisa divisa in cinque parti. La prima riguarda la discussione dell’elaborato incentrato sulla disciplina d’indirizzo, quello consegnato via mail il 13 giugno; la seconda riguarda l’analisi di un testo relativo al programma d’italiano svolto durante l’anno; la terza parte (l’ex busta) verte sulla discussione di materiale assegnato ai candidati dalla commissione per avviare una discussione pluridisciplinare; la quarta parte presentazione della propria esperienza nel percorso per le competenze trasversali e l'orientamento (ex alternanza scuola-lavoro) illustrata tramite un prodotto multimediale; la quinta prova accerterà le conoscenze su cittadinanza e dintorni. SICUREZZA Il fronte sicurezza è quello più attenzionato: da oggi tutte le regole e le raccomandazioni vanno rispettate e lo spiegamento di forze non è banale. Personale della Croce Rossa e della Protezione civile all’interno delle scuole con il 118 allertato in caso di bisogno, ma vigilanza pure all’esterno. Se ne sono occupati i Comitati provinciali dell’ordine e sicurezza pubblica. A Perugia il Prefetto Claudio Sgaraglia ha presieduto la riunione cui hanno partecipato i vertici provinciali delle Forze di Polizia, Antonella Iunti dirigente dell’Usr, l’assessore comunale Luca Merli e un rappresentante della Provincia. «Al fine di garantire la tutela della salute e della sicurezza sia degli studenti che del personale scolastico (docente e non docente)», è stato deciso che «durante gli esami troveranno applicazione le misure precauzionali, di sistema, organizzative, di prevenzione e protezione, finalizzate prioritariamente a contenere il rischio di diffusione del virus e, quindi, volte a evitare possibili assembramenti, a garantire un adeguato distanziamento interpersonale nonché l'utilizzo di DPI. Sono stati, quindi, disposti mirati servizi di vigilanza e controllo presso gli istituti scolastici interessati, da parte delle Forze dell'Ordine. Si è anche iniziato a parlare dell’avvio del prossimo anno scolastico». Il Prefetto Sgaraglia ha espresso un sincero augurio ai candidati all'esame di Stato, encomiando i molti giovani «che hanno tenuto comportamenti responsabili e che hanno dato, quindi, prova di maturità nel corso di questa difficile contingenza storica sociale».
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Il Messaggero