Massimo Gnagnarini, ennesimo scivolone sui social. Stavolta vuole «fare la stira» al giornalista Andrea Scanzi

Massimo Gnagnarini, ennesimo scivolone sui social. Stavolta vuole «fare la stira» al giornalista Andrea Scanzi
Massimo Gnagnarini e i social sembrano proprio non andare d'accordo. Dopo lo scivolone del novembre 2017, quando era assessore al Bilancio del comune di Orvieto...

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Massimo Gnagnarini e i social sembrano proprio non andare d'accordo. Dopo lo scivolone del novembre 2017, quando era assessore al Bilancio del comune di Orvieto nella giunta guidata dall'allora sindaco Giuseppe Germani, e sollecitato da un cittadino sulla questione zingari a Orvieto Scalo scrisse in un post "Neanche zio Adolf è riuscito a risolvere il problema dei rom", uscita infelice che gli costò le deleghe e le conseguenti dimissioni, stavolta ha deciso di prendere di mira il giornalista de Il Fatto Quotidiano, Andrea Scanzi.

Gnagnarini, oggi dirigente di Italia Viva per la zona dell'Orvietano, avrebbe reagito ad un post di  Scanzi il quale muoveva delle critiche in direzione di Matteo Renzi. Così ha cominciato a raccontare in un suo post (al momento cancellato dal proprio profilo) della sua infanzia a Orvieto Scalo e che in buona sostanza a "uno come Scanzi gli avremmo fatto la stira".

Tralasciando il termine usato, proprio di un dialetto, quello orvietano, dal significato però facilmente intuibile, il post in questione, giovedì 4 marzo, ha fatto il giro del web, evidenziato sia da Marco Travaglio nella propria pagina social, sia da altre pagine, rimbalzando pure di profilo in profilo a Orvieto.

Quando parlò dello "zio Adolf" disse che si era trattato di una semplice battuta, che avrebbe dovuto essere presa esclusivamente come tale, ma dalla quale l'ex sindaco prese subito le distanze.

Cosa dirà stavolta?  

 

 

 

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Il Messaggero