Mascherine taroccate, una pista porta all'Est, indaga la Finanza

Mascherine, merce quasi introvabile dopo il Coronavirus
PERUGIA Caccia agli sciacalli del coronavirus. A chi alza i prezzi oltre le soglie del consentito e del normale regime di libero mercato e a chi, invece, mette in vendita...

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PERUGIA Caccia agli sciacalli del coronavirus. A chi alza i prezzi oltre le soglie del consentito e del normale regime di libero mercato e a chi, invece, mette in vendita prodotti tarocchi e per questo pericolosi.

Già, perché Amuchina, mascherine, guanti e prodotti per l’igiene sono diventati inevitabilmente generi di prima necessità e per questo motivo vanno tutelati. Questo lo spirito che anima i militari della guardia di finanza di Perugia, diretti dal colonnello Danilo Massimo Cardone e coordinati dal tenente colonnello Massimiliano Scudieri, da giorni impegnati in controlli sempre più stringenti in attività commerciali che si occupano proprio della vendita di questo tipo di prodotti.
I CONTROLLI 
Per intenderci, nel mirino delle fiamme gialle finiscono soprattutto supermercati, farmacie e anche ferramenta. E proprio in una di queste attività commerciali i finanzieri hanno trovato una pesante irregolarità: decine di mascherine fasulle. Di più, pericolose per la salute. Si cerca anche una pista per capire da dove provengano la mascherine e in questo senso una traccia porta anche ad Est, anche se questa indicazione è tutta la verificare. 
Secondo quanto si apprende, infatti, non solo erano fuorilegge in quanto sprovviste dei requisiti di legge e del marchio “CE” ma anche potenzialmente pericolose perché realizzati con materiali considerati dannosi per la salute.
È così scattato, inevitabile, il sequestro da parte dei finanzieri delle decine di mascherine controllate. Contestualmente, i titolari del negozio hanno visto arrivare una forte multa.
SEGNALAZIONI
Insomma, dopo il caso del prezzo dell’Amuchina esposto in modo poco chiaro, ecco un altro commerciante “pizzicato” dai finanzieri. Che oltre alle indagini in autonomia, vanno anche a verificare le segnalazioni che arrivano dai cittadini al 117. Segnalazioni che, fanno sapere dal comando provinciale, sono molto importanti e che verranno adeguatamente vagliate.

«L’operato della Guardia di Finanza non si limita al solo commercio “fisico”: il piano prevede il monitoraggio anche delle vendite online, settore tradizionalmente più esposto alle truffe in materia di commercio al dettaglio - fanno sapere dalla finanza in una nota. I finanzieri continuano, assieme alle altre forze di polizia, a contribuire al mantenimento dell’ordine pubblico nelle situazioni più delicate. I militari hanno provveduto immediatamente a dotarsi di idonei dispositivi di protezione individuale, allo scopo di garantire l’efficienza dell’operato e la salute della collettività». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero