Mascherine ma anche stampanti e macchine del caffè, nelle vie di Terni si getta di tutto

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Quello delle mascherine gettate in terra è uno dei problemi in più ad aggiungersi in strade e vie, quando c'è da fare i conti con l'inciviltà di chi abbandona rifiuti dove capita. Ma stavolta vengono fuori pure una vecchia stampante e una vecchia macchinetta per farsi a casa il caffè. Continuano le giornate ecologiche promosse periodicamente a Terni dall'associazione Pro Natura e i volontari ternani continuano a trovare immondizie di ogni tipo. Un sabato mattina passato a raccogliere rifiuti, da piazza della Rivoluzione francese (dove la stampante e la macchinetta sono state trovate abbandonate accanto a un cassone della Caritas per raccogliere abiti da mandare alle persone più bisognose) fino a via Gramsci, passando lungo viale Curio Dentato, viale Brin e viale Campofregoso. Di immondizia, tanta. Come sempre, nei sacchetti riempiti e trasportati con la carriola, abbondano bicchieri in plastica, mozziconi di sigaretta, lattine, bottiglie di vetro. Più quei due elettrodomestici, pure piuttosto ingombranti. Per non parlare delle solite mascherine, tra chirurgiche e ffp2. «Quelle – dice Antonino D’Astoli, consigliere dell’associazione – sono sempre tantissime e ne troviamo in abbondanza ogni volta che mettiamo in atto le giornate ecologiche dedicate alla pulizia della città. Ecco, la pandemia da Covid ha portato questa criticità in più. Perché prima, quando le mascherine non c’erano, almeno non c’era nemmeno il problema di trovarle buttate per strada. Ma sia chiaro, io non stigmatizzo l’uso delle mascherine, che è giusto e sancito da regole da rispettare. Quello che non va è che ci sono tante persone ignare del fatto che queste sono un tipo di rifiuto da non dover in maniera assoluta abbandonare per strada». Fa il punto anche Roberto Locci, segretario di Pro Natura Terni: «Giriamo per le vie per cercare di togliere via i rifiuti e troviamo sempre le stesse cose gettate. Aggiungeteci pure le bottiglie di plastica e tante cartacce. Stavolta ci siamo imbattuti pure in una dama da 5 litri, di quelle che contengono il vino, o l’olio. Immondizie non solo per strada, ma anche lungo cespugli e siepi. Ecco, lì si trova davvero di tutto». All’ora di pranzo, come sempre, il giro dei volontari di Pro Natura è finito. A quel punto, si contatta l’Azienda speciale multiservizi per permettere a quest’ultima di portare via quanto trovato e raccolto in terra.

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Il Messaggero