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TERNI Provate ad immaginare la provincia di Terni senza i corsi d’acqua, la cascata delle Marmore, il lago di Piediluco, il fiume Nera che attraversa Terni e il Velino che forma, appunto, la Cascata. Per nostra fortuna la natura nel nostro comprensorio è stata magnanime ed anche per questo motivo che l’acqua va festeggiata, nella sua ricorrenza del 22 di marzo, come stabilito dalle Nazioni Unite ed anche per ricordare all’opinione pubblica che la risorsa idrica non è acquisita all’infinito. Per esempio a Marmore tutti gli itinerari riconducono all’acqua che non può prescindere dalla pace e dalla guerra. Tanto è bastato alle Pro loco delle “acque” a rafforzare l’ormai consolidata collaborazione progettuale (unendo risorse, persone, conoscenze) richiamando l'attenzione pubblica sulla “Fiaccolata della pace” proprio nella Giornata mondiale delle acque. Insieme, strette da un rapporto nuovo, le associazioni di Marmore, Piediluco e Arrone si sono date appuntamento il 22 marzo alle 19,45 presso il campo sportivo del paese della Cascata per la manifestazione pacifica (non politica) per dire “no” alla guerra e al rispetto dell’acqua. Una camminata lungo la riva del canale Drizzagno (fiume Velino) con le torce accese meditando sulle conseguenze della guerra ed auspicando una pace duratura. La “carovana” costeggiando il fiume arriverà al ristorante “Teresa” dove si farà un momento di raccoglimento. «Abbiamo sentito il bisogno- spiega Manola Conti presidente della Pro-loco di Marmore, rendere omaggio all’acqua e ricordare la guerra. Una condivisione anche con le altre due associazioni». Ed anche il museo multimediale “Hydra” di Marmore, cui sta a cuore la complessa archeologia industriale che muove la caduta delle acque fino alla centrale di Galletto, non ha voluto essere da meno, mettendo al primo posto l’importanza dell’acqua con un happing musicale (ore 15.30) presso il belvedere superiore (Campacci). Alle 16.00, invece, “Il ruolo centrale dell’acqua nello sviluppo sostenibile per la pace” è la conferenza che si terrà nei locali del museo, con la partecipazione di Enrique Baròn Cresco, presidente dell’associazione Ars pace, Monica Baldi, Anna Ruederberg, Elena Proietti assessore al turismo e allo sport, Nicola Angelini presidente Confimi Umbria.
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Il Messaggero