Maria, morta di influenza a 17 anni: altri cinque mesi per conoscere la verità

Maria Elia, morta di influenza a 17 anni
PERUGIA - Sarà una nuova perizia a spiegare come e perché sia morta Maria Elia, la 17enne uccisa da una doppia infezione da influenza e stafilococco aureo in...

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PERUGIA - Sarà una nuova perizia a spiegare come e perché sia morta Maria Elia, la 17enne uccisa da una doppia infezione da influenza e stafilococco aureo in ospedale il 27 marzo 2022 nel giro di 30 ore. Il giudice Carla Maria Giangamboni, dopo un'iniziale richiesta di archiviazione avanzata dalla procura a cui si è opposto Gennaro, il padre di Maria, ha infatti affidato l'incarico ai periti Vittorio Fineschi e Monica Rocco, che dovranno spiegare «qual è stata la tipologia e l'evoluzione della malattia che ha colpito Maria Elia e quali le cause della morte».

Gli esperti nominati dal giudice ieri, nel corso dell'incidente probatorio, sono stati chiamati ad accertare «se le terapie alle quali è stata sottoposta sono state corrette e rispondenti alle linee guida o se la condotta del personale medico sia stata caratterizzata da imprudenza, omissioni, negligenza o imperizia». Ma soprattutto, come chiesto da Gennaro Elia, assistito dagli avvocati Antonio Cozza e Nicodemo Gentile, «con particolare riguardo alla terapia Ecmo, se la stessa, tenuto conto delle condizioni e delle evoluzioni della malattia, poteva essere attivata in un momento antecedente o vi siano stati ritardi, se vi erano possibilità che tale terapia avesse efficacia e con quale probabilità, o se comunque, anche in caso di tempestiva attivazione e sottoposizione alla terapia, l'esito sarebbe stato comunque il medesimo».


Se le indagini della procura diretta da Raffaele Cantone avevano invece spiegato come «non possono muoversi censure» al personale ospedaliero «né in relazione alla fase diagnostica né tanto meno alla conseguente prescrizione delle relative terapie», con cure apparse «tempestive e conformi alle linee guida oggi disponibili», al momento sono stati indagati cinque sanitari dela Santa Maria della misericordia, un anestesista e quattro specializzandi, assistiti dagli avvocati Alessandro Vesi e Francesco Falcinelli. Le difese hanno nominato come consulenti Mauro Bacci e Giuseppe Foti, mentre la parte offesa gli esperti Fornari, Gallo, Gualtieri e Toti. I periti si sono presi 90 giorni per consegnare la loro relazione: si torna in aula il prossimo 12 settembre. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero