Lugnano in Teverina. Nasce "Namor" l'itinerario della biodiversità di Narni, Amelia e Orvieto

Lugnano in Teverina. Nasce "Namor" l'itinerario della biodiversità di Narni, Amelia e Orvieto
LUGNANO IN TEVERINA Nasce Namor, l’Itinerario della Biodiversità del territorio di Narni, Amelia, Orvieto, curato dal 3A Parco Tecnologico Agroalimentare...

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LUGNANO IN TEVERINA Nasce Namor, l’Itinerario della Biodiversità del territorio di Narni, Amelia, Orvieto, curato dal 3A Parco Tecnologico Agroalimentare dell'Umbria, di cui Lugnano è stato nominato custode. 


Si tratta del terzo itinerario umbro, dopo Cibum della Valnerina e Trasib del Trasimeno che fa parte di un progetto di valorizzazione delle varietà e razze locali iscritte all’Anagrafe Nazionale della biodiversità di interesse agricolo e alimentare e delle realtà produttive che le custodiscono.

«L’itinerario -spiegano dall'amministrazione comunale - vuole essere uno strumento di promozione del territorio Narnese – Amerino – Orvietano, delle sue produzioni agricole identitarie e delle sue ricchezze naturali, culturali e storico artistiche».

Accanto ai prodotti, i custodi, ovvero chi con il proprio lavoro preserva non solo le risorse genetiche vegetali e animali a rischio di estinzione ma anche le tradizioni e le conoscenze tramandate da generazioni.


Il Comune di Lugnano in Teverina in virtu dell'intensa attività svolta per il miglioramento e la gestione della Collezione Mondiale degli Ulivi Olea Mundi, ha ricevuto ieri l'attestato di custode dai curatori del progetto.

«Un motivo di orgoglio - chiudono dall'amministrazione lugnanese - da condividere con tutti gli attori che in questi quasi dieci anni si sono adoperati per la gestione della CollezioneOlea Mundi: il CNR di Perugia, il 3A PTA di Todi e la Cooperativa Luniano. Il portale del progetto Namor, è già attivo, fruibile per visitare questa nuova frontiera delle eccellenze locali simbolo non solo della qualità dei nostri prodotti ma della difesa del nostro patrimonio ambientale, oltre ai protagonisti del progetto promuove anche i punti di interesse territoriali come monumenti e strutture ricettive».

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Il Messaggero