Lugnano in Teverina, la crociata del sindaco per far tornare i medici di base

Lugnano in Teverina, la crociata del sindaco per far tornare i medici di base
LUGNANO IN TEVERINA Continua la crociata del sindaco di Lugnano in Teverina Gianluca Filiberti sul tema sanità territoriale. Dopo le dichiarazioni in cui aveva denunciato...

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LUGNANO IN TEVERINA Continua la crociata del sindaco di Lugnano in Teverina Gianluca Filiberti sul tema sanità territoriale. Dopo le dichiarazioni in cui aveva denunciato uno stato di grave carenza dei servizi di base, sabato 4 febbraio Filiberti ha presieduto un'assemblea pubblica in cui sono state messe sul piatto tutte le criticità. Pochi medici di medicina generale, chiusura postazione di continuità assistenziale (ex guardia medica), punti di primo intervento, ospedale Narni Amelia e mantenimento dei servizi ambulatoriali. Con lui, Confartigianato, Anap, Centro Studi Franco Maria Malfatti, Associazioni, tanti cittadini e alcuni rappresentanti delle amministrazioni locali. In particolare, Amelia, Guardea, Penna in Teverina, Attigliano e Alviano. «Assenti ingiustificati - ha precisato lo stesso Filiberti in una nota post assemblea - soltanto la Regione (assessore) e l'Usl nonostante il sottoscritto li abbia invitati formalmente». Già il 28 novembre scorso, il primo cittadino di Lugnano aveva preso in mano carta e penna, e snocciolando le principali criticità aveva chiesto un incontro pubblico agli organi di riferimento. In particolare Regione e Asl. Un appello a cui non aveva ricevuto risposta tanto che a inizio gennaio aveva deciso di indire lui stesso l'assemblea pubblica. Un tema, quello della sanità territoriale, che ormai da tempo è oggetto di aspra polemica in tutto il comprensorio amerino-narnese tanto che, in alcuni comuni, anche i cittadini ormai esasperati hanno iniziato a scendere in campo. Come ad Avigliano Umbro dove prima di Natale i mutuati avevano avviato una raccolta firme e inviato una pec alla regione a fronte della carenza cronica di medici di medicina generale e di avvicendamenti troppo ravvicinati. Oppure ad Amelia, dove il 1 gennaio, data che ha ratificato il passaggio del Santa Maria dei Laici a ospedale di comunità, per le vie cittadine era apparso un manifestino funebre che ne annunciava il decesso. Una forma di protesta che aveva suscitato indignazione fra alcune istituzioni locali e una feroce polemica cittadina. A questo proposito, giovedì 2 febbraio la sindaca di Amelia Laura Pernazza e il gruppo consiliare Amelia Domani hanno partecipato all'audizione della Terza Commissione Sanità sull'ospedale Santa Maria dei Laici e il nuovo ospedale comprensoriale Narni-Amelia. Destino segnato per il primo, progetto esecutivo previsto per giugno per il secondo. «Di quanto discusso questa mattina (sabato ndr) - chiude Filiberti - farò una sintesi che invierò in Regione e Usl per far sentire la nostra voce territoriale e richiedere nuovamente un incontro anche a Perugia con tutti i sindaci dell'amerino. Come amministratori abbiamo il dovere di tutelare la salute dei nostri concittadini. Il dibattito sulla sanità non deve avere colore politico. Noi ci siamo e non molliamo».

Francesca Tomassini
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Il Messaggero