Luca Coscioni, 16 anni fa la morte a Orvieto. Un convegno per i 20 anni dell'associazione che porta il suo nome

Luca Coscioni, 16 anni fa la morte a Orvieto. Un convegno per i 20 anni dell'associazione che porta il suo nome
Il 20 febbraio 2006, a Orvieto, Luca Coscioni moriva a seguito di una crisi respiratoria. Luca aveva infatti deciso di rifiutare la tracheotomia che gli avrebbe potuto prolungare...

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Il 20 febbraio 2006, a Orvieto, Luca Coscioni moriva a seguito di una crisi respiratoria. Luca aveva infatti deciso di rifiutare la tracheotomia che gli avrebbe potuto prolungare la vita attaccandolo per sempre a un respiratore artificiale. «Ma la sua forza, la sua visione, la sua voglia di libertà, fino alla fine, continuano a vivere nell’impegno quotidiano dell’Associazione che ha fondato per la libertà di ricerca scientifica, per la vita dei diritti». Con queste parole, dopo aver visto le immagini di suo figlio nel video “I primi 20 anni dell’Associazione Luca Coscioni”, Anna la mamma di Luca è intervenuta in occasione dell'evento per celebrare questo importante anniversario.

«Anno dopo anno siamo felici di aver ottenuto nuovi diritti e libertà per tantissime persone su tanti fronti, dall’inizio alla fine della vita - così Filomena Gallo e Marco Cappato, Segretaria e Tesoriere della Associazione Luca Coscioni - siamo riusciti a raggiungere risultati inimmaginabili: la possibilità di accedere all’aiuto medico alla morte volontaria in Italia; la legge sul testamento biologico; l’affermazione del diritto umano alla scienza da parte dell’ONU; le centinaia di barriere architettoniche e sensoriali abbattute o rimosse; i divieti eliminati dalla Legge 40 sulla Fecondazione assistita che rendono possibili circa 14.000 nascite ogni anno. Grazie Luca per aver fondato questa Associazione, grazie a chi, in questa Italia, in questo momento, sceglie di contribuire al futuro dell’Associazione Luca Coscioni con una donazione o prendendo la Tessera per il 2023. Oggi è possibile anche con piccole rate mensili. Per la libertà di ricerca scientifica, per la vita dei diritti, fino alla fine».

 

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Il Messaggero