FIRENZE - Le intercettazioni del Ros dei carabinieri hanno scoperto che veniva condotta una 'guerra' al dirigente della Regione Toscana, responsabile del procedimento Via...
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«Stronzo», lo definisce l'ex presidente della Regione Umbria, Maria Rita Lorenzetti, presidente di Italferr oggi arrestata ai domiciliari su ordine del gip di Firenze. «Bastardo» gli fa eco il co-indagato Valerio Lombardi, tecnico di Italferr. I due, indagati per associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, sono al telefono e vengono intercettati: Lombardi parla di una «bozza di delibera» della Regione Toscana destinata a creare «qualche problemino: ieri abbiamo avuto una riunione in Regione Toscana nella quale ci hanno detto che... vabbè... il terreno proveniente dalla fresa è un rifiuto... e questo è scontato». Parole a cui Lorenzetti reagisce insultando il dirigente regionale, quindi occupandosi di lui: «Ma questo Zita è presente anche nelle commissioni al ministero dell'Ambiente? Sta nelle commissioni Via?». Ricevendo risposta affermativa, quindi si informa su chi fosse il referente del funzionario presso il ministero dell'Ambiente.
Sempre nella primavera 2012 in un'altra conversazione Lorenzetti dice che l'architetto Zita (sulle terre di scavo) fornisce informazioni diverse perchè il suo obiettivo è «fare il terrorista». «Zita è chiaro che fa il mestiere suo... non lo vuole questo decreto». Anche un altro arrestato, il geologo Bellomo, attacca Zita in una conversazione con Valerio Lombardi: «Un mascalzone». Il gruppo guidato dalla Lorenzetti cerca di neutralizzare le sue posizioni finchè Lombardi comunica che Zita è stato sostituito alla commissione Via della Regione Toscana. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero