Terni, il rebus dei primari il Santa Maria resta in stallo

Il direttore generale del Santa Maria Pasquale Chiarelli
Una generazione se ne va e il nuovo dovrebbe avanzare. Ma sono ancora tanti, troppi, i primari provvisori, in gergo sanitario chiamati facenti funzione, perché la macchina...

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Una generazione se ne va e il nuovo dovrebbe avanzare. Ma sono ancora tanti, troppi, i primari provvisori, in gergo sanitario chiamati facenti funzione, perché la macchina dei concorsi dell'ospedale di Terni va a rilento e l'Università di Perugia del nuovo rettore Maurizio Oliviero prende tempo. Un misto di medici ospedalieri e universitari, senza un piano di lungo respiro, si alternano alla guida dell'ospedale Santa Maria. Alla fine di luglio doveva arrivare dal capoluogo umbro la dottoressa Isabella Tritto per prendere le redini di Cardologia, ma sembra che abbia rinunciato: a condurre il reparto rimane Marcello Dominici, facente funzione, come altri.


A fine 2020 lasciano per limiti di età due pezzi da novanta, entrambi responsabili di dipartimento: Mariano Quartini e Fiore Ferilli. Il primo di Gastroenterologia, Epatologia e Endoscopia, il secondo della Cardiotoraccico-Vascolare. Facente funzione a Medicina Interna è ancora Luca Di Cato che ha sulle spalle la pesante eredità di Stefano Coaccioli, in pensione. A Chirurgia della Mano, universitaria, diretta da Antonio Azzarrà, pesa sempre l'incognita di accorpamento a Ortopedia anche se la sua funzione è tutt'altra cosa. Sandro Latini da anni guida pro-tempore Ortopedia e Traumatologia è rappresenta un forte richiamo per i pazienti da fuori provincia. Poi c'è l'Urologia che, dopo Luzio Luzzi, in pensione, è andata a Carlo Nico. In questo caso il concorso è stato avviato, ci sono altre due Urologie con indirizzi diversi ed entrambe universitarie: quella di Ettore Mearini ed Elisabetta Costantini.

Ma le nomine dalla direzione dell'ospedale, guidata da Pasquale Chiarelli, e dall'università non arrivano da anni: non c'è protesta che tenga. A Oncoematologia, anche questa a conduzione universitaria, dopo il pensionamento di Marina Liberati, è stato nominato, in attesa di un primario, Angelo Genua. A Cardiochirurgia per anni condotta da Alessandro Pardini il responsabile è, aspettando un concorso, Valentino Borghetti. Medicina d'Urgenza è guidata da Mauro Barabani che ha preso il posto di Alessandra Ascani chiamata dal direttore generale Pasquale Chiarelli a ricoprire la carica di direttore sanitario. A Ortopedia sono anni che non si sceglie un primario: dirige Sandro Latini. Dopo l'addio di Anselmo Della Spoletina anche Endoscopia è senza primario. E per il servizio infermeristico, riabilitativo e ostetrico c'è la dottoressa Monica Donati a ricoprire il posto di Agnese Barsacchi. È tutto così e sembra che nessuno se ne preoccupi. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero