La dirigente scolastica Luciana Leonelli "donna dell'anno" ed entra pure in Fondazione: «Il segreto è l'amore per il proprio lavoro»

La dirigente scolastica Luciana Leonelli "donna dell'anno" ed entra pure in Fondazione: «Il segreto è l'amore per il proprio lavoro»
«Non orgogliosa, ma grata». Luciana Leonelli, dirigente del liceo scientifico Renato Donatelli, sintetizza così le tante emozioni provate nel momento in cui le...

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«Non orgogliosa, ma grata». Luciana Leonelli, dirigente del liceo scientifico Renato Donatelli, sintetizza così le tante emozioni provate nel momento in cui le è stato assegnato il premio “Terni Donna”, conferito dalla sezione locale dell’Unione Giuristi Cattolici Italiani, l’Ugci. E i riconoscimenti sono stati due, perchè Leonelli è entrata anche i Fondazione Carit.

Tutto è iniziato l’anno scorso quando il liceo Donatelli ha organizzato, insieme ai giuristi ternani, una serie di incontri per far avvicinare i ragazzi della scuola all’essere cittadino, o meglio a diventare cittadino. Gli incontri hanno avuto infatti come titolo “Educare alla cittadinanza”. Ma c’è stato qualcosa in più; non si è trattato di una serie di lezioni in cui agli studenti sono state fornite norme e regole da mandare a memoria, seppur importanti. Si è cercato di insegnare qualcosa di profondo, si è cercato di far passare il concetto di educazione al bene.

Sta qui il nocciolo che fa la differenza. Il perché del premio alla preside Leonelli. «E’ importantissimo, vitale, dare ai ragazzi un richiamo valoriale al bene, è troppo importante fare quello che per i nostri ragazzi è bene, dobbiamo proporre un messaggio di speranza, e questo nel momento che stiamo vivendo diventa ancora più importante, fondamentale. Lo è sempre ma oggi come non mai. Dobbiamo essere noi con l’esempio ad essere animati da speranza. Non si tratta tanto di fornire norme, regole da rispettare, i giovani devono vedere una speranza che illumini il loro futuro. Ecco perché non sono stata orgogliosa del premio, ma grata, ho fatto solo il mio lavoro, quello che mi spetta, ma l’ho fatto con passione, con amore. Bisognerebbe che tutti, qualsiasi sia il loro lavoro, lo facessero con amore, con partecipazione. Io nella mia scuola ho dei collaboratori da cui ogni giorno imparo. Io sono la preside, ma questo non significa che non posso imparare da chi magari fa un lavoro meno specializzato, anzi è vero tutto il contrario. Ma bisogna mettere passione in quello che si fa», sottolinea di nuovo Luciana Leonelli.

Per la dirigente del liceo ternano l’amore per il proprio lavoro è la chiave di volta che può cambiare la visione della vita e rendere possibile la creazione di un’idea di futuro. Il premio che è stato assegnato alla preside Luciana Leonelli è targato 2020 perché si riferisce a quanto fatto nell’anno scolastico passato. Quest’anno tutto è stato bloccato dalla pandemia e non si è potuto organizzare nessuna iniziativa. Nella motivazione del premio si legge: alla professoressa Leonelli che nella sua difficile opera di dirigente d’istituto e di docente liceale ha saputo dare con spontaneità e dedizione non comuni, convinta e originale testimonianza di adesione sincera ai valori cristiani e di cittadinanza nella formazione e nella educazione dei giovani. 

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Il Messaggero