Leolandia, arriva il pass da Invitalia

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NARNI L'ufficialità è arrivata questa mattina ma il...

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NARNI L'ufficialità è arrivata questa mattina ma il via libera del Consiglio di Amministrazione di Invitalia per il finanziamento necessario per far partire Leolandia Umbria, il parco giochi che dovrebbe sorgere a Nera Montoro, c'è. Già nella tarda serata di ieri circolava una nota proprio di Invitalia che aveva accolto in maniera favorevole il progetto degli imprenditori umbri, mettendo il bollino all'iniziativa. Il consiglio di amministrazione di Invitalia, agenzia che opera per conto del governo e stabilisce dove e come intervenire, è stato molto lungo perchè vi erano decine di situazioni in tutta Italia a dover essere esaminate. Il protrarsi aveva un po' innervosito gli imprenditori ed anche le forze politiche che aspettavano con impazienza, una tensione che si è sciolta una volta visto il comunicato stampa che era stato preparato e che verrà inoltrato solo stamattina. Ora tecnicamente in tempi molto rapidi verranno erogati, nel giro di trenta giorni, i contributi che lo Stato aveva destinato alle zone in declino industriale, e Narni era tra queste, insieme a Terni, per dare il via alle prime opere previste nel cronoprogramma stilato dall'azienda, che tra l'altro si era portata avanti coi lavori realizzando tutte le indagini geologiche necessarie. Pronte anche le varianti utili per le autorizzazioni urbanistiche, trattandosi, quello interessato, di terreno agricolo. La prima infrastruttura che vedrà la luce sarà l'albergo ed i grandi ristoranti che agiranno in appoggio al parco: i lavori potrebbero anche iniziare quanto prima per evitare di perdere tutta la stagione estiva ma di sicuro tra poco il panorama del sito, da un lato agricolo e dall'altro con lo skyline del vecchio stabilimento chimico, cambierà per sempre. Il sindaco Francesco de Rebotti ha ormai espresso grande contentezza per la quasi certa fine dell'iter burocratico: «Siamo molto fiduciosi che il grande progetto possa alla fine partire nei tempi previsti che sono ristrettissimi per dare ossigeno all'economia del comprensorio che ha bisogno di iniziative come questa, che interagiscono nel mondo industriale, del turismo nel pieno rispetto dell'ambiente». Le forze politiche cittadine sono state in attesa davanti ai telefoni per l'intero pomeriggio di ieri per sapere notizie dal Cda di Invitalia, in quanto al di là delle differenze politiche, il progetto è bene accolto e tutte le componenti, in tempi diversi, hanno spinto in maniera determinante perché il progetto venisse approvato dopo che era finito in un cassetto di Invitalia e lì dimenticato.

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Il Messaggero