Le mascherine patriottiche arrivano fino in Sicilia, in un piccolo comune dell’entroterra. Giuseppe Martini, imprenditore tessile ternano, che a causa del lockdown...
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Da solo, nell’azienda di via Giovanni Pascoli (fa restare a casa i dipendenti in cassa integrazione per Covid- 19), si mette a produrre mascherine in maglia. Regala le prime alla Croce Rossa di Roma e di Terni, alla guardia medica di Montecchio, agli spedizionieri, e a tutti quegli operatori di commercio che ne erano sprovvisti. Poi crea una collezione per la vendita, sempre con filati di polipropilene antibatterico: un doppio strato tubolare con una fessura, all’interno della quale viene inserito un filtro in tessuto non tessuto, per cui la mascherina diventa lavabile e riutilizzabile. La notizia fa il giro del mondo in poche ore. L’idea della mascherina tricolore è quella che tocca il cuore di tutti gli italiani. Martini riceve una mail: «Chi le scrive è il Comandante Calogero Sardo della Polizia Locale di Casteltermini, piccola comunità di settemila anime nell’entroterra agrigentino. Ho avuto modo di apprezzare, da un articolo pubblicato su Il Messaggero, con vivo compiacimento, la meritoria opera di riconversione produttiva che lei ha deciso di adottare, nell’ambito della sua azienda, in un periodo così fortemente complesso per la nostra Repubblica».
«Ciò che mi ha più colpito – scrive Calogero Sardo - è la tipologia di mascherine effigiate con il nostro meraviglioso tricolore, oggi più che mai vivida rappresentazione di quell’unità nazionale, che la nostra Costituzione espressamente colpisce e che, mai come è oggi, è necessariamente richiesta». Chiede una donazione «previo pagamento delle spese di spedizione di alcuni esemplari di mascherine patriottiche», da destinare ai suoi agenti.
«Sono di origini siciliane da parte di madre, anche io» – risponde Martini. E assicura: «Domani ne invieremo due per ciascuno dei suoi agenti, e alle spese di spedizione provvederemo noi». Il Comandante riceve la donazione, chiama a rapporto i suoi, scatta una foto tutti insieme con il tricolore in viso e la invia a Martini, ringraziandolo. Un altro gesto di solidarietà, che parte da Terni e arriva anche in Sicilia. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero