Terni, effetto covid contri i furti rapine in banca azzerate

Terni, effetto covid contri i furti rapine in banca azzerate
IL FENOMENO Un piccola nota positiva in una tragedia che resta epocale. L'epidemia di Coronavirus, tra maggiori controlli, distanziamenti ed esigenza di prendere appuntamenti,...

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IL FENOMENO
Un piccola nota positiva in una tragedia che resta epocale. L'epidemia di Coronavirus, tra maggiori controlli, distanziamenti ed esigenza di prendere appuntamenti, ha praticamente azzerato le rapine nelle filiali della banche di Terni e della provincia. Il fenomeno riguarda tutta l'Italia, ma nella città capitale delle acciaierie, che già prima contava pochi colpi, le cifre sono vicine allo zero. Da febbraio-marzo del 2020, in quasi diciotto mesi di emergenza, sono stati contati solo un paio di assalti minori: uno fallito, l'altro di pochissimo conto. Il Covid, e tutto quello che ne è derivato - l'iniziale chiusura (il cosiddetto lockdown), le visite agli uffici contingentate, la minore circolazione di soldi contanti - ha inflitto indirettamente un colpo durissimo alla piccola malavita.


Alla filiale della Unicredit di piazza Tacito, in Centro, la cosa non è sfuggita. «Gli accessi fina da subito sono stati più controllati - dice un impiegato - e c'erano i vigilantes fuori dalla porta. È chiaro che una situazione del genere ha scoraggiato i malintenzionati. La gente per mesi ha dovuto prendere appuntamento per venire a sbrigare le sue cose. Questo ha comportato e comporta maggiori controlli agli ingressi, programmazione, qualcuno che segue il flusso delle persone alle entrate. Per un rapinatore, muoversi in questo scenario è molto più difficile. Già prima comunque le rapine a Terni erano poche. Ora sembrano quasi sparite».
La sede di Banca Intesa in via Narni, vicino alla Policar, dall'inizio dell'epidemia non ha subito alcun assalto: «Nell'ultimo anno nessun colpo - dice un impiegata - ma, ad essere onesti, è stato così anche prima, almeno per quanto io possa ricordare». Tutto tranquillo anche nelle filiali di Narni Scalo dell'Unicredit, di Banca Intesa, della Cassa di Risparmio di Orvieto e della Bper. Idemi alla Cassa di Risparmio di Spoleto di Amelia. «Abbiamo sentito - racconta un funzionario di banca della zona - di una tentata rapina fatta nella zona mesi fa da un giovane armato di taglierino. Ma la preoccupazione è effettivamente scemata. Anche se, è ovvio, si sta sempre un po' in guardia».
Una ulteriore conferma dal Banco Desio di corso del Popolo, nel centro di Terni, vicina all'obelisco: «Ringraziando Dio, ultimamente non è successo nulla - dice una impiegata - L'epidemia può aver influito per via dei maggiori controlli. Se veniva una persona sconosciuta, specie nel periodo del lockdown, gli si chiedeva per filo e per segno cosa doveva fare. Un conto? Una richiesta di informazioni? Un assegno? È logico che un malintenzionato che gira con un taglierino, in tutto questo, ha grosse difficoltà». Cioè è quasi fuori combattimento.

R. Umb.
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Il Messaggero