TERNI - Si vede una luce in fondo al tunnel, almeno si spera. Al termine dell'incontro di questa mattina a Roma sulla vertenza Ast, al quale ha preso parte anche il premier...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
LE TAPPE DELLA MATTINATA
Renzi al tavolo: no a strumentalizzazioni La vertenza della Ast di Terni «va separata dal confronto politico». Così il premier Matteo Renzi, nell'incontro con le rappresentanze sindacali a Palazzo Chigi, chiede, a quanto si apprende, «un confronto serio e nel merito» su Terni. «Non consentirò di strumentalizzare il caso Terni»
I tavolo Anche il leader della Fiom, Giorgio Landini, è a Palazzo Chigi all'incontro presieduto da Matteo Renzi.
Garanzie per il piano industriale «Serve una strategia complessiva sull'acciaio, non vogliamo fare a meno del sindacato sulle trattative aziendali. Bisogna dare delle garanzie sul piano industriale a Terni. Vi chiedo un confronto serio, nel merito» ha detto il premier Matteo Renzi rivolgendosi ai sindacati.
Del Rio: Governo impegnato in prima linea Una vertenza «importante», nell'ambito dell'intero sistema industriale «che comprende Taranto, Piombino e gli altri siti nazionali di produzione», per cui «il governo ha al primo posto la salvaguardia dei posti di lavoro». Lo ha detto Graziano Delrio dopo l'incontro sull'Ast con i sindacati a palazzo Chigi. «Il governo è impegnato da sempre in questa vertenza».
Guidi: la Tk rafforza il piano industriale «Ast si è detta disponibile a rafforzare il piano industriale. Contando le mobilità volontarie, circa 140, restano sul tavolo circa 140-150 esuberi». Lo ha detto il ministro dello Sviluppo economico Federica Guidi al termine dell'incontro a Palazzo Chigi. Un nuovo incontro sarà convocato la settimana prossima
Landini (Fiom) apre: pronti ad incontrare l'azienda se conferma il nuovo piano «Partivamo da un piano industriale giudicato inaccettabile, dopo l'informativa del Governo di questa mattina, invece c'è la nostra disponibilità a riprendere la trattativa. L'azienda - ha detto Maurizio Landini a margine del vertice sull'Ast - confermi però il nuovo piano industriale e il piano di investimenti e tolga dal tavolo quello che ci ha diviso fino ad oggi».
Ghini (Uilm): ci sono gli estremi per tornare a discutere «Con l'annuncio di oggi che alla Ast si va verso il potenziamento della produzione e non ci sarà la chiusura del secondo forno ci sono gli estremi per tornare a sedersi a un tavolo»: lo afferma il segretario nazionale della Uilm Mario Ghini spiegando che «se c'è un futuro è più facile affrontare la discussione anche sui salari». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero