La Ternana vuole il Liberati Ranucci scrive al sindaco

Lo stadio Libero LIberati
La fase è embrionale, ma lo sviluppo che si intravede...

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La fase è embrionale, ma lo sviluppo che si intravede all'orizzonte è da svolta epocale. La società Ternana Unicusano vuole comprare lo stadio Libero Liberati di Terni. Tecnicamente si chiama manifestazione di interesse. Il che vuol dire che la trattativa vera e propria nemmeno è iniziata, ma la volontà di fare il grande passo da parte della società rossoverde esiste. Il presidente delle Fere, Stefano Ranucci, ha fatto la sua mossa, spedendo una lettera al sindaco Leopoldo Di Girolamo e all'assessore allo sport Emilio Giacchetti. Poche righe per far sapere a Palazzo Spada che la Ternana Unicusano è disponibile ad acquistare lo stadio Liberati. La mossa successiva, adesso, spetta al Comune che dovrà rispondere alla lettera del presidente Ranucci. L'ipotesi più probabile è che si apra la trattativa. Difficile immaginare un diniego a prescindere, anche perché il Comune ha bisogno di incassare risorse preziose per far quadrare i conti del bilancio. Quanto meno Palazzo Spada vorrà capire più nello specifico di cosa si sta parlando, ovviamente in termini di cifre. Più complicato prevedere i dettagli della futura trattativa, a cominciare proprio dal valore del Liberati. Tuttavia, per quanto embrionale, la fase sta già assumendo contorni ben definiti. Non a caso viene citato il modello Bergamo per far capire quale siano le intenzioni da parte della Ternana Unicusano. Chiaro il riferimento all'operazione andata in porto pochi mesi fa tra l'Atalanta e il Comune di Bergamo, con lo stadio comunale Atleti Azzurri d'Italia acquistato dalla società nerazzurra. Nei corridoi di Palazzo Spada, inoltre, già si parla, anzi si riparla, del progetto di qualche anno fa, ribattezzato stadio dell'acciaio. Progetto che prevede la realizzazione di una nuova struttura, appoggiata alla vecchia. Una sorta di stadio nello stadio. Una struttura moderna, pensata per migliorare la visibilità dagli spalti, annullando così la distanza della pista d'atletica. Il tutto senza dover demolire il Liberati, ma al contrario utilizzarlo come base d'appoggio per il nuovo stadio da 22 mila posti. Per ora dettagli tecnici. La parola adesso passa al Comune per capire se trattativa sarà. Intanto, ieri doveva essere il giorno del via libera alla nuova convenzione tra Comune e Ternana Unicusano per la gestione dello stadio, che prevede un canone basso, 10mila euro l'anno, a fronte però di investimenti nelle manutenzioni ordinarie e straordinarie di 500mila euro nell'arco di cinque anni a carico della società rossoverde. Dopo l'ok incassato in Prima commissione, era atteso il voto in Consiglio. Ieri, però, l'assemblea comunale si è sciolta prima dell'inizio della discussione per un vizio di forma riscontrato nella convocazione dei consiglieri (non tutti pare abbiano ricevuto regolarmente la solita lettera). Tutto rinviato al prossimo Consiglio, quando la discussione sulla convenzione potrebbe trasformarsi nel primo banco di prova concreto per capire come andrà a finire questa storia.
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Il Messaggero