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«Parliamo di calcio, tutto il resto non dipende dalla mia volontà». Aurelio Andreazzoli di mestiere fa l'allenatore, ma stavolta gli tocca vestire i panni del fantasista dai piedi buoni per dribblare le domande scomode. Durante la conferenza stampa pre partita non sa ancora che da lì a poco Stefano Bandecchi annuncerà la volontà di mettere in vendita la Ternana. E allora il tecnico rossoverde si limita alle questioni di campo. «Vorrei una Ternana migliore delle ultime due prestazioni che sono state altalenanti» dice il previsione del match contro il Modena in programma oggi alle 14 al Liberati. E per migliorare, la Ternana ha bisogno di recuperare il suo uomo migliore che non vive un grande momento di forma. «Falletti era un po' abbacchiato a inizio settimana - racconta Andreazzoli - abbiamo parlato a lungo, è un ragazzo piacevole anche nel dialogo». E' il giocatore più importante e quello maggiormente in difficoltà. Ma Andreazzoli, tecnico di esperienza, sa come prendere certe situazioni: «Sono momenti che un calciatore passa. A Reggio Calabria non gli è riuscito niente, gli ho spiegato in maniera molto amorevole che quando succedono queste cose io devo pensare alla squadra. E' stata una partita no per lui, avevamo bisogno che fosse una partita sì per gli undici in campo. Il segreto è lavorare sulle difficoltà e poi uscire dalle difficoltà è speciale. Siamo molto tranquilli, anche durante lo studio video della partita ero seduto accanto a lui e abbiamo scherzato su alcune situazioni di gioco. L'errore è plausibile, anche se ripetuto, ma non deve rimanere un peso. Basta un gol, un'azione, e il quadro da grigio diventa roseo». Un padre amorevole con i suoi figli alle prese con i problemi di tutti i giorni. Questo sembra Andreazzoli quando parla dei suoi calciatori. Ma la realtà, purtroppo, è diversa. E il tecnico sa che deve ricorrere a ogni mezzo per invertire la tendenza negativa, che non è solo fisica o tecnica. «Gli errori si possono limitare e anche eliminare. Ma la differenza la fanno sempre i calciatori, non l'allenatore. L'allenatore può contribuire a far esprimere ancora meglio il gruppo a disposizione e portarlo all'eccellenza. Ma la differenza la fanno i calciatori» ripete come a voler dare una scossa, amorevole ma pur sempre una scossa. Il Modena è squadra brillante, allenata da un ex molto amato come Attilio Tesser: «Gioca bene e sta in campo in una maniera che infastidisce gli avversari. Hanno la qualità per risolvere le cose, ma noi dobbiamo vendicare il 4-1 dell'andata. E poi dobbiamo alzare l'asticella perchè a Reggio abbiamo sprecato un'occasione».
Il Messaggero