La stretta: commercio ambulante vietato all'ospedale di Foligno

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FOLIGNO  - «Vietato esercitare il commercio su arre...

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FOLIGNO  - «Vietato esercitare il commercio su arre pubbliche in forma itinerante in tutte le zone adibite a parcheggio e in tutti gli spazi pubblici di pertinenza dell’ospedale San Giovanni battista a Foligno». Lo ha stabilito una delibera della giunta comunale guidata dal sindaco Nando Mismetti. Tutto prende le mosse da una comunicazione, come riporta lo stesso atto di Giunta, del Comando della Polizia Municipale in materia di accattonaggio molesto, comportamenti invasivi «da parte degli operatori , dissimulati e giustificati dall’esercizio del commercio informa itinerante». La Giunta ha inoltre «reputato inopportuno e fuori luogo l’espletamento di pratiche commerciali in prossimità di una struttura ospedaliera che vede la frequentazione e il passaggio di pazienti e familiari degli stessi, tanto più se dette pratiche si manifestano, come segnalato dalla Polizia Municipale, in maniera invasiva e molesta». Alla luce della segnalazione del Comando di viale Marconi il Governo cittadino ha espresso « parere favorevole all’interdizione dell’esercizio del commercio su aree pubbliche in forma itinerante in tutte le zone adibite a parcheggio e in tutti gli spazi pubblici di pertinenza del plesso Ospedaliero San Giovanni Battista». La situazione intorno cui ruota la nuova deliberazione di Giunta prende le mosse da un lato dai positivi risultati ottenuti dalla polizia Municipale rispetto al contenimento e alla repressione del fenomeno dell’accattonaggio molesto e dall’altro dall’evoluzione che chi si presenta come questuante pervicace ha in molti casi seguito. Perché la richiesta di elemosina, s’è trasformata in qualche situazione nella figura di parcheggiatore abusivo ed ora s’è evoluta nel commercio itinerante su aree pubbliche, attività svolta spesso in maniera invasiva e molesta. Rispetto, inoltre, all’accattonaggio molesto l’amministrazione Mismetti ha già emanato specifiche ordinanze tanto relativamente all’intero territorio comunale, quanto su aree specifici che come appunto l’ospedale e il cimitero centrale. Finalmente s’è ulteriormente messo mano alle situazioni che non danno serenità ai cittadini cui causano «situazioni di turbamento  alla tranquillità» e impediscono «la libera fruizione delle strutture pubbliche e delle pertinenti aree di parcheggio».
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Il Messaggero