La Sezione Avis di Foligno compie 70 anni. Il presidente Frasconi: «Pronti per la Giornata del Donatore»

A sinistra Emanuele Frasconi
FOLIGNO - Il 2023 è un anno speciale per la Sezione Avis di...

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FOLIGNO - Il 2023 è un anno speciale per la Sezione Avis di Foligno, guidata dal presidente Emanuele Frasconi. Anno speciale perché il sodalizio festeggia i suoi primi 70 anni dalla fondazione avvenuta nel lontano 1953 grazie all’impegno di Goffredo Brozzi, Mario Cesaroni, Vincenzo Innocenti, don Angelo Lanna, Mario Maggiolini, Alessandro Mariani, don Luciano Raponi e Pietro Venerini. Grazie a loro nacque l’Avis Comunale di Foligno. Il sodalizio – il dato è aggiornato al 31 dicembre dello scorso anno – conta su 2.793 soci totali. Lo scorso anno i nuovi soci sono stati 184. Le donazioni, al 31 dicembre scorso, sono state 3.945 da cui emerge una leggera differenza, pari a – 45, sul 2021 con una flessione del 1.13% così suddivise. Il dato totale delle donazioni è così suddiviso: 3.534 sangue intero e 411 plasmaferesi. “Quest’anno sarà il 70esimo dalla fondazione – dice il presidente Frasconi a Il Messaggero – e il 15 ottobre prossimo realizzeremo, e i dettagli li daremo più avanti, la Giornata del Donatore. Nei prossimi giorni sarà inviato a tutte le famiglie di Foligno il nostro giornalino speciale Avis. Sono state e continueranno ad essere, inoltre, molteplici, le iniziative di collaborazione con varie associazioni sportive, culturali, della città come la Quintana e l’Esercito. Il prossimo 16 aprile – prosegue - ospiteremo l’assemblea regionale di Avis Umbria. Colgo l’occasione per ricordare che è stato prorogato al 20 febbraio, ore 14, il termine di presentazione delle domande per il #ServizioCivileUniversale!. In Avis Foligno sono disponibili 2 posti e le candidature possono essere inviate da chi ha una età compresa tra i 18 e i 28 anni. Si tratta di una importante opportunità di formazione e di servizio che va ben oltre la durata della previsione del bando. Entrare nella famiglia Avis è una esperienza da fare per capire il senso più profondo del dono. Voglio anche ricordare il profondissimo legame di collaborazione che vede operare Avis per il bene della collettività in strettissima sinergia con il Servizio Immuno Trasfusionale dell’ospedale “San Giovanni Battista” di Foligno e l’amministrazione comunale cittadina. Perché si dice “donare sangue” e non “regalare sangue”? La differenza in realtà non è cosa da poco! Regalare: dare ad altri liberamente una cosa ritenuta utile Donare: offrire senza aspettarsi nulla in cambio Ecco quindi che l’Avisino dona una parte di sé ad un’altra persona, alla comunità, senza aspettarsi niente in cambio, nella consapevolezza di fare del bene a chi è meno fortunato. Voce del verbo donare! Non esiste controparte migliore – conclude il presidente di Avis Foligno Emanuele Frasconi -della consapevolezza che ciò che si dona salva vite umane. Donare il sangue significa prendere a cuore l’esistenza di persone messe in difficoltà dalla vita. Donare il sangue significa: “ho pensato a te, non so chi sei, ma so che hai bisogno di me””.

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Il Messaggero