«La manovra di Bilancio lascia indietro gli anziani non autosufficienti», l'allarme di Confartigianato Terni

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TERNI - «Mentre le politiche europee vanno nella direzione del maggior sostegno agli anziani non autosufficienti e di una riforma complessiva del sistema dei sostegni, la manovra di Bilancio approvata dal Governo e all’esame del Senato, va nella direzione opposta destinando fondi del tutto insufficienti per i servizi domiciliari sociali erogati dai Comuni.  A lanciare l’allarme è Confartigianato Imprese Terni: «Se l’impostazione della manovra di bilancio non venisse corretta con maggiori stanziamenti, nella nostra provincia ci ritroveremo ad affrontare enormi problemi, per la crescente inadeguatezza dell’assistenza domiciliare agli anziani non autosufficienti rispetto alle effettive necessità». L’associazione di categoria  ricorda che la Legge di Bilancio stanzia per il 2022 100 milioni di euro per i servizi domiciliari sociali erogati dai Comuni agli anziani non autosufficienti. «Dunque – si legge in una nota – 200 milioni in meno di quanto previsto dal patto per un nuovo Welfare sulla non autosufficienza, a cui aderisce anche l’Associazione nazionale anziani e pensionati, che aveva chiesto che l’un per cento delle risorse stanziate con la Legge di Bilancio, ossia 300 milioni su 30 miliardi, fosse destinato a costruire un rafforzamento stabile dei servizi di assistenza domiciliare». «Non è ammissibile – sottolinea Luciano Vittori, presidente di Anap – che mentre siamo immersi nella narrazione retorica della costruzione, con il Pnrr, di una società più europea e più solidale, utilizzando una disponibilità eccezionale di fondi per riformare molti settori dello Stato, si rinunci nei fatti anche per il prossimo anno finanziario ad avviare un riequilibrio tendente ad aumentare la compatibilità tra il livello dei servizi per gli anziani e le crescenti esigenze delle famiglie, nella sostanziale disattenzione generale. Ancora una volta dobbiamo ricordare che i livelli di qualità della vita delle famiglie dipendono grandemente dai servizi disponibili per gli anziani, con particolare riferimento a quelli non autosufficienti».

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Il Messaggero