"La guerra del Cappuccino" a Narni Scalo: interviene il sindaco De Rebotti e scoppia (forse) la pace

Il presidente del Narnia 2014 al termine dell'assemblea
NARNI Si smorza, forse, la “guerra del cappuccino” di...

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NARNI Si smorza, forse, la “guerra del cappuccino” di Narni Scalo: Francesco de Rebotti, il sindaco, ha preso finalmente in mano la questione ed ha garantito il rispetto assoluto delle regole per tutti. Per i baristi ma anche per la club-house della società sportiva Narnia 2014, che è stata la causa del litigio che ha infiammato tutto il mese di maggio. L’avvicinamento c’è stato ieri pomeriggio, durante una assemblea molto partecipata e pure infuocata per via della temperatura ma assolutamente calma per gli atteggiamenti: “Siamo a favore del volontariato e nessuno mi farà cambiare idea – ha detto De Rebotti – certo, le regole sono alla base del vivere civile e devo essere rispettate. Saremo attenti affinché lo siano davvero. Il Comune si fa promotore di una riunione ulteriore, alla quale possano partecipare pure i commercianti per limare tutte le divergenze”. Prima aveva parlato la mamma di uno dei ragazzi, che adoperano quei campi di calcio ed ha ringraziato la società perché tengono al funzionamento delle squadre e dei giocatori: non a caso oggi è iniziato il camp del Real Madrid. Poi è toccato a Roberto Pernazza, il presidente ma anche l’accusato di muoversi senza tanta diplomazia. Lui ha snocciolato i numeri, quelli che dicono che la società ha speso oltre settantamila euro per dare una dignità al complesso sportivo che la Sgl Carbon ha abbandonato letteralmente e che deve essere sempre manutentato pena l’interdizione da parte della Asl in quanto poco igienico: i lavori hanno messo a disposizione dei ragazzi nuovi e funzionali spogliatoi, insieme alla nuovissima macchina del caffè, incriminata. Mancavano, è vero, i commercianti, che a loro dire, nessuno aveva invitato e che non si sono sentiti in dovere di partecipare. Plaudono al fatto che vi sarà un incontro tra società sportiva, sindaco e loro rappresentanti per capire se vi potrà essere un punto d’incontro. Per adesso sono abbastanza soddisfatti per la promessa del sindaco di trattare tutti, associazioni sportive comprese, tutti allo stesso livello.
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Il Messaggero