La bandiera di nonna Mariella, tutta fatta a mano per festeggiare la Ternana che sta andando in serie B

La bandiera di nonna Mariella, tutta fatta a mano per festeggiare la Ternana che sta andando in serie B
Un lavoro ininterrotto, durato 7 ore. "Non ci ho nemmeno...

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Un lavoro ininterrotto, durato 7 ore. "Non ci ho nemmeno pranzato, credetemi - racconta lei - ma per la Ternana faccio questo e altro. Lo faccio con passione". Tanto lavoro con il quale Mariella Bartocci, tifosissima della Ternana, all'età di 85 anni si è messa a cucire tutta da sola la bandiera rossoverde per esporla sul balcone della sua casa nel centro storico di Terni. Una bandiera a scacchi rossi e verdi, dove le caselle sono separate da un nastrino giallo.  La Ternana, la sua Ternana, aspetta che solo l'aritmetica la mandi in serie B e lei si è fatta trovare pronta ad unirsi al gesto di tanti ternani che hanno esposto bandiere e vessilli rossoverdi da balconi e finestre. "Io sono innamorata della Ternana - racconta la donna - e sono felice che quest'anno, finalmente, ritorna in serie B". Innamoratissima della Ternana oggi, così come da giovane si innamorò di un calciatore della squadra rossoverde, Giuseppe Mazzoleni, che militò con la maglia delle Fere per due stagioni all'inizio degli anni Cinquanta segnando pure un gol. Mariella Bartocci viene da lontano. E' originaria degli Stati uniti, figlia di un emigrante, e la sua scelta sentimentale la portò a stabilizzarsi a Terni, città della famiglia di suo padre. "Ho vissuto a Chicago, a San Diego, a Brooksville... in America ho ancora fratelli e parenti". E' nata in una famiglia in cui i suoi genitori avevano messo al mondo ben 9 figli. Una volta in Italia, quando si è sposata, ha cominciato ad amare quella che era la squadra dove giocava il marito. "Ma anche quando lui ha smesso di giocare - racconta - ho continuato a seguirla. Andavo molto spesso allo stadio insieme a lui". Ora, allo stadio, non va più. "Sono sette mesi, che sto chiusa in casa, per questo virus che bisogna cercare di non prendere". Però, le partite le vede in televisione, con le dirette di Cusano Tv Italia. "Quando c'è la Ternana che gioca - racconta - non sento nessuno. Nemmeno al telefono, rispondo. Guardo la partita e faccio tanto tifo. Quando la squadra fa gol, batto le mani, grido ed esulto tanto". Questa squadra, che gioca bene, diverte e vince, le piace tanto. "Quando vedo questi ragazzi correre così - dice - mi sento ringiovanire pure io. Sono davvero bravi e meritano la vittoria. E poi, c'è il coach, Cristiano Lucarelli, che è davvero bravo". Il suo giocatore preferito? "Tutti bravi, tutti meravigliosi. Anche se a me piace più di tutti Cesar Falletti. Ma avete visto, come corre? Avete visto che gambe veloci che ha?". E se la Ternana dovesse l'anno prossimo andare in serie A? "Beh, allora, farei un'altra bandiera, grande il doppio". E se succede, ci farà vedere anche quella? "Certo, che ve la faccio vedere. Tanto, il Messaggero già mi conosce. Pensate, venni intervistata nel 1967". Per un'altra bandiera? "No. In quell'occasione, mi intervistarono da mamma, perché avevo partorito un figlio che pesava 6 kg".

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Il Messaggero