L'università di Bologna dedica un'aula del Dams al ternano Sergio Secci, vittima della strage del 2 agosto

L'università di Bologna dedica un'aula del Dams al ternano Sergio Secci, vittima della strage del 2 agosto
«Sergio Secci aveva 24 anni ed era nato a Terni, ma era bolognese di adozione. Qui aveva trascorso gli anni universitari, laureandosi con lode e con un anno di anticipo al...

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«Sergio Secci aveva 24 anni ed era nato a Terni, ma era bolognese di adozione. Qui aveva trascorso gli anni universitari, laureandosi con lode e con un anno di anticipo al Dams di Bologna. Sergio il 2 agosto 1980 stava andando a Bolzano per un colloquio di lavoro con un gruppo teatrale. La terrificante esplosione alla stazione di Bologna lo uccise ancora giovanissimo, strappandolo alla sua famiglia e ai suoi amici.


Oggi alla sede del Dams che aveva frequentato abbiamo intitolato a lui un’aula scolastica, alla presenza del Ministro Bianchi, del Rettore Molari e del Presidente dell’associazione tra i familiari delle vittime della strage del due agosto, Paolo Bolognesi. Il primo presidente di questa associazione, che da allora si batte strenuamente per la ricerca della piena verità, fu proprio Torquato Secci, papà di Sergio, a cui è dedicata la sala d’aspetto della stazione di Bologna. Per non dimenticare. Mai».

Con queste parole il presidente della Regione Emilia Romagna, Stefano Bonaccini, ha voluto ricordare Sergio Secci, il giovane ternano, una delle vittime della strage di Bologna. L'occasione è stata l'intitolazione di un'aula del Dams, la facoltà che Secci aveva frequentato, alla memoria del giovane che si era distinto per le suo doti intellettuali e il suo impegno, laureandosi con un anno d'anticipo. 
 

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Il Messaggero