L'olimpionico Busà (Karate): «Il mio oro è nato a Terni»

L'olimpionico Busà (Karate): «Il mio oro è nato a Terni»
E’ arrivato con la sua medaglia d’oro, vinta a Tokyo alle Olimpiadi, mostrata ai ragazzi dell’istituto Casagrande-Cesi, entusiasti. Incontro a scuola, ieri, tra...

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E’ arrivato con la sua medaglia d’oro, vinta a Tokyo alle Olimpiadi, mostrata ai ragazzi dell’istituto Casagrande-Cesi, entusiasti. Incontro a scuola, ieri, tra gli allievi del tecnico economico a indirizzo sportivo e Luigi Busà, arrivato insieme al suo coach che è il ternano Claudio Guazzaroni, tecnico della Nazionale. Per raccontare ai ragazzi le gioie di un oro olimpico nato proprio a Terni mentre il covid stringeva la sua morsa. Una giornata indimenticabile anche per gli studenti.

Tra loro, anche alcune giovani promesse del karate, come Giulia Mazza, campionessa europea. Dopo l’incontro, nell’auditorium Falcone e Borsellino riaperto per la prima volta dopo lo stop per covid, tutto è proseguito nel ristorante didattico, ancora con i ragazzi. Prima dell’incontro, due parole con il campione di Avola e con il suo coach Guazzaroni. «Importante – ha detto l’olimpionico - che i giovani abbiano speranze e sogni e anche trasmettere loro questo. E’ bene che certi valori restino in mente, anche quando poi la “scia olimpica” mediatica passa».

Lui ha provato a trasmettere la sua esperienza. La sua storia. Non solo nata a Terni e arrivata all’oro, ma con fondamenta costruite tanti anni fa con sacrifici e passione. «A Tokyo, grazie pure a Claudio e alla federazione, abbiamo trovato un risultato tanto voluto. Lo sognavamo da sempre». Busà aveva l’età dei ragazzi presenti in aula, quando cullava già il suo sogno.

«Ho fatto tanti sacrifici. Ho avuto, però, pure la fortuna di essere avviato da mio padre. E poi, quella di aver incontrato Guazzaroni, così come il mio team manager, il direttore tecnico e lo staff sanitario. Da ragazzo non avevo un “piano B”. Il mio “piano A” era diventare un campione, anche se per tanti anni il karate non era sport olimpico e l’oro alle Olimpiadi sembrava un sogno fantasma. Ai ragazzi, oggi, porto un messaggio di speranze e di sogni. In questo momento di pandemia sembra tutto difficile. Non è vero. Noi, con le restrizioni covid, abbiamo cominciato a costruire questo oro. Voglio pure promuovere in giro il più possibile il karate».

Cosa c’entra, esattamente, Terni, con l’oro olimpico? «Ci siamo allenati duramente – risponde Guazzaroni – chiusi in un albergo della città e senza mai uscire. Volevamo quell’obiettivo e lo abbiamo raggiunto». Aggiunge, su questo, Busà: «Tutto, è stato difficile. Anche nei comportamenti. Perché saltare un’olimpiade per covid sarebbe stato beffardo».

Guazzaroni - Busà. Binomio affiatato. Che tecnico è Guazzaroni? Risponde Busà: «Il coach più vincente della storia, dopo essere stato un grande campione. Ma ha pure un alto valore umano. Era stato mio coach anche nelle giovanili e con lui avevo già vinto. E io sono scaramantico». Che atleta è Busà? Risponde Guazzaroni: «Un grande professionista e un ragazzo straordinario. Abbinando queste due cose, viene fuori il campione». Soddisfatti gli organizzatori. Spiegano la dirigente scolastica Marina Marini e il docente Marco Cavallari: «Da 5 anni abbiamo avviato il corso di marketing indirizzato all’impresa nello sport. Oggi, aver accolto un campione come Busà ci ha reso orgogliosi». 

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Il Messaggero