L'Esercito inizia le operazioni di disinnesco della bomba trovata in via Piermatti

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TERNI - Sono iniziati i lavori preparatori per il disinnesco...

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TERNI - Sono iniziati i lavori preparatori per il disinnesco dell’ ordigno bellico rinvenuto in via Piermatti, che avverrà domenica 29 agosto. Per assicurare l’incolumità pubblica durante tutte le fasi dell’intervento, è stata disposta l’evacuazione della popolazione residente nel raggio di 468 metri dal luogo in cui si trova la bomba, ovvero di oltre 4mila persone. E’ stato il Prefetto di Terni ad emetere il provvedimento contenente le disposizioni necessarie per lo svolgimento, in sicurezza, delle articolate operazioni di bonifica e brillamento della bomba, effettuate dal Reggimento Genio Ferrovieri di Castel Maggiore (Bologna). L’ordigno, una bomba d’aereo del peso di circa 500 libbre (pari a 227 kg circa) di fabbricazione statunitense risalente al secondo conflitto mondiale, è stato trovato in pessime condizioni di conservazione, ma ancora attivo. Le operazioni di bonifica saranno complesse e delicate e si svolgeranno in tre fasi: durante la prima, sarà costruita sul luogo di rinvenimento una struttura temporanea di protezione per la mitigazione degli effetti dovuti ad una eventuale esplosione accidentale; nella seconda fase, si provvederà alla neutralizzazione dell’ordigno tramite la rimozione dei sistemi di innesco; nella terza fase, infine, la bomba d’aereo sarà fatta brillare in un’area individuata e predisposta in modo da tutelare la pubblica incolumità. La struttura di protezione, è il risultato di una lunga attività di sperimentazione portata a termine dal Centro di Eccellenza C-IED dell’Esercito in collaborazione con l’Università “La Sapienza” di Roma e permetterà di ridurre il raggio di sgombero derivante da un’eventuale esplosione accidentale. Per garantire un’adeguata cornice di sicurezza, durante le operazioni di rimozione dei sistemi di innesco, sarà interrotta al traffico la linea ferroviaria Ancona- Roma e alcune strade comunali adiacenti alla zona di ritrovamento dell’ordigno. Inoltre, tutte le attività si svolgeranno nel pieno rispetto delle misure di contrasto alla diffusione del Covid-19. L’esperienza degli specialisti dell’Esercito di Castel Maggiore è ben testimoniata dagli oltre 500 interventi svolti nel corso dell’ultimo anno, di cui 240 solo nel 2021, nella propria area di competenza (Regione Marche, Umbria e nelle province di Bologna, Forlì Cesena, Rimini e Firenze).

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Il Messaggero