L'Anci Umbria contro i veicoli a motore lungo i sentieri: «Auspichiamo una scelta diversa nell'interesse dell'economia turistica regionale»

L'Anci Umbria contro i veicoli a motore lungo i sentieri: «Auspichiamo una scelta diversa nell'interesse dell'economia turistica regionale»
Il coordinatore della consulta piccoli comuni di Anci Umbria e sindaco di Montecchio, Federico Gori, interviene sull'emendamento approvato in Regione che autorizza il transito...

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Il coordinatore della consulta piccoli comuni di Anci Umbria e sindaco di Montecchio, Federico Gori, interviene sull'emendamento approvato in Regione che autorizza il transito dei veicoli a motore sulla rete sentieristica del territorio umbro: «Il provvedimento mette in forte difficoltà i comuni, soprattutto quelli che da anni investono nel turismo ecosostenibile. Questa scelta risulta essere deleteria non soltanto per un aggravio dei costi dovuti alla rimodulazione di tutta la cartellonistica esistente, ma anche e soprattutto perché a perderci sarà il turismo, in particolare per i Piccoli Comuni, che da anni ormai hanno sviluppato un'importante rete di sentieri e cammini. Il transito dei veicoli a motore danneggia un equilibrio che è fondamentale nella promozione del territorio».



L'emendamento della consigliera regionale Emanuela Puletti è stato presentato lo scorso 17 dicembre e approvato direttamente in assemblea legislativa. Anche il coordinatore di Anci Umbria, quindi, auspica un ravvedimento. «Da sempre l'Umbria – prosegue Gori – è definita il Cuore verde d'Italia e grazie a questo appellativo promuove un turismo lento e sostenibile, permettendo nel corso degli anni di accogliere migliaia di turisti amanti dell'escursionismo o del semplice relax. Ma non solo. In questi giorni è stata data la notizia che sul Fondo di sviluppo e coesione ci sono 10 milioni di euro destinati ai cammini e ciclovie umbre, in contrapposizione appunto con la filosofia che contraddistingue le iniziative che ci hanno positivamente portato alla cronaca fino ad oggi. Ci auguriamo – conclude Gori – che ci siano veramente le intenzioni, concrete ed immediate, di modificare questo emendamento che andrebbe contro gli interessi dell'economia turistica dell'Umbria». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero