Karate, Anita Pazzaglia già in forma mondiale dopo il brutto infortunio al ginocchio

Karate, Anita Pazzaglia già in forma mondiale dopo il brutto infortunio al ginocchio
Una bella vittoria e due sconfitte, una di misura e l'altra più netta ma con diverse recriminazioni per alcune decisioni arbitrali discutibili. Il bilancio della tappa...

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Una bella vittoria e due sconfitte, una di misura e l'altra più netta ma con diverse recriminazioni per alcune decisioni arbitrali discutibili. Il bilancio della tappa di Premier League della Wkf è comunque positivo per Anita Pazzaglia, la giovanissima karateka ternana che è tornata ad alti livelli nelle competizioni internazionali dopo il brutto infortunio al ginocchio dell'ottobre di un anno fa.



L'atleta dell'Asd Fitness per Terni allenata dal papà Fabrizio Pazzaglia ha preso parte a Baku, capitale dell'Azerbaijan, alla quarta tappa del circuito più competitivo della World Karate Federation. Di fronte le migliori interpreti del karate nella sua categoria dei 55 chilogrami. La Pazzaglia, inserita in un girone terribile, ha battuto 4-0 la scozzese Amy Connell, medaglia di bronzo agli ultimi Europei Seniores. Poi Anita ha perso di misura 2-3 contro la svizzera Maya Schaerer, numero 12 del ranking mondiale. Nell'ultimo incontro la Pazzaglia ha perso 0-8 con diverse decisioni arbitrali molto discutibili contro la vincitrice del girone, l'ucraina Diana Shostak.


«Sensazioni molto positive - il commento di Anita - mi sono trovata bene di testa e fisicamente. Battere la scozzese con un secco 4-0 non è cosa da tutti i giorni. Peccato l'incontro con la fortissima svizzera, dodicesima del ranking mondiale». Sia alla Premier League a Rabat lo scorso maggio che al circuito di Serie A a El Cairno a giugno, dove aveva assaporato il dolce ritorno alla vittoria, Anita aveva dimostrato di essere competitiva ma c'era sempre la sensazione che mancasse qualcosa. Ora la Pazzaglia si sente pronta e carica per l'appuntamento del 23-25 settembre in Turchia per il circuito della Serie A, dove avrà ancora maggiori possibilità di fare bene. «Abbiamo rivisto la Anita di prima dell'infortunio - dice il papà e maestro Fabrizio Pazzaglia - segno che abbiamo fatto un buon lavoro e di questo devo ringraziare il fisioterapista e il preparatore atletico. Qualcosina ce l'ho messa anche io ma sopratutto Anita. Adesso vediamo che succede in Turchia e poi potremo tirare le prime somme». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero