Spopola il libro di Jane Fonda: colpo grosso per Aboca Edizioni. Intanto apre una nuova sezione del Museo

Spopola il libro di Jane Fonda: colpo grosso per Aboca Edizioni. Intanto apre una nuova sezione del Museo
PERUGIA - Che fosse un “colpo grosso” lo si poteva facilmente immaginare, ma quello messo a segno da Aboca Edizioni, casa editrice nata in seno alla celebre azienda...

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PERUGIA - Che fosse un “colpo grosso” lo si poteva facilmente immaginare, ma quello messo a segno da Aboca Edizioni, casa editrice nata in seno alla celebre azienda umbro-toscana leader nella coltivazione e trasformazione delle piante medicinali, si sta dimostrando davvero un successo. Poco meno di un mese fa è stato infatti pubblicato Salviamo il nostro futuro, versione italiana del libro What can I do? scritto da Jane Fonda che sta spopolando negli Stati Uniti e non meno nel nostro Paese. Non ci sono ancora numeri ufficiali ma dalla sede dell’azienda si dicono più che soddisfatti per i risultati che sta ottenendo l’ultimo titolo pubblicato, un vero e proprio monito della star newyorkese che alle spalle vanta Premi Oscar, Emmy e Golden Globe. Il testo che riassume il senso del suo impegno per sensibilizzare verso la tutela dell’ambiente, culminato nei suoi “Fire Drill Fridays” di cui si è parlato in tutto il mondo, non poteva che incontrare l’interesse di Aboca Edizioni, nata proprio con la volontà di diffondere attraverso le parole di scienziati, filosofi e grandi pensatori contemporanei una visione approfondita del rapporto fra uomo e ambiente. Da tempo l’azienda Aboca, che ha sede amministrativa a Sansepolcro ma laboratori e stabilimenti produttivi in provincia di Perugia (a Pistrino, nella pianura dell'alta Valtiberina, dove si trovano anche la maggior parte dei 1.400 ettari di superficie coltivata), ha scelto di investire nella cultura. Non ultimo il restauro del Museo Aboca, inaugurato nel 2002 proprio al confine tra Umbria e Marche, che quest’estate ha attirato oltre 14.000 visitatori.

«Moltissime delle persone che sono venute al museo negli ultimi mesi - sottolinea Davide Mercati, responsabile dell’ufficio stampa di Aboca - arrivavano proprio dall’Umbria. È evidente che in questo particolare periodo il turismo “di prossimità” sia stato scelto dai più, quindi l’occasione si è dimostrata ghiotta soprattutto per quanti ci hanno potuto raggiungere con brevi viaggi in auto». Quello che sorge nel cuore di Sansepolcro è il primo museo in Europa interamente dedicato alle erbe e alla cura dell’uomo nel corso della storia; con la recente inaugurazione della nuova sezione multimediale “Aboca Experience” ha inoltre aggiunto un nuovo tassello al già ricco percorso offerto. Oltre ai preziosi erbari e agli antichi mortai, passando per ceramiche e vetrerie ma anche per fedeli ricostruzioni di antichi laboratori farmaceutici, il percorso consente ai visitatori di immergersi in un passato che appare decisamente attuale, permettendo di scoprire i lati più affascinanti di ciò che le erbe hanno rappresentato per l’uomo nei secoli. L’ultima area del museo, Aboca Experience, permette invece ai visitatori di interagire con contenuti proiettati verso il futuro, grazie a pannelli tattili, contributi sonori e animazioni digitali. Una “visita in azienda virtuale” pensata per valorizzare i lati più nobili dell’agricoltura biologica e di quella ricerca scientifica che vuol mettere al primo posto ambiente e salute.

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Il Messaggero