«Aiuto, quello là mi ruba internet». Ma senza protezione non c'è reato

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PERUGIA - Ci sono interventi e interventi, ogni giorno per la polizia. ​Singolare quello andato in scena a Fontivegge per i poliziotti della squadra volante. ...

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PERUGIA - Ci sono interventi e interventi, ogni giorno per la polizia. ​Singolare quello andato in scena a Fontivegge per i poliziotti della squadra volante.




Un ragazzo, residente in un appartamento di Fontivegge ha chiesto l’intervento delle forze dell’ordine lamentando il fatto che qualcuno in strada stava utilizzando la sua connessione Wi-Fi, finendo con l’interferire col suo sistema informatico. Gli agenti non hanno faticato ad individuare l’autore del “furto”. Si tratta di un giovane senegalese che ha candidamente ammesso di approfittare del fatto che quel Wi-Fi è aperto e privo di protezione.



Così, stando a quanto da lui stesso riferito alla volante, da qualche giorno ha preso l’abitudine di mettersi di fronte al palazzo dove si trova l’appartamento della “vittima”, in modo da navigare in Internet gratuitamente. I poliziotti hanno verificato come le cose stessero esattamente in quel modo e dunque spiegato al ragazzo che aveva chiamato il 113 che la condotta del senegalese appare lecita e che al momento nessun reato può essergli contestato.



L’unica possibilità, oltre proteggere la propria connessione a internet con una password come fanno ormai quasi tutti, è interessare l’autorità giudiziaria con una specifica querela per far valutare eventuali profili penali o di proporre una eventuale azione risarcitoria in sede civile. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero