Inna Kaluhina, soprano di Leopoli, tra i vincitori del concorso Teatro lirico di Spoleto: «Spero che l'Europa aiuti il mio Paese»

Inna Kaluhina
SPOLETO - Inna Kaluhina è un soprano di Leopoli tra gli otto vincitori del settantaseiesimo concorso Comunità europea per giovani cantanti lirici del...

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SPOLETO - Inna Kaluhina è un soprano di Leopoli tra gli otto vincitori del settantaseiesimo concorso Comunità europea per giovani cantanti lirici del Teatro lirico sperimentale di Spoleto. «La situazione a Kiev e in altre città dell'Ucraina è tragica, dove si trova mia madre per fortuna è più tranquilla, ma vorrei tanto che la mia famiglia mi raggiungesse in Italia», dice Inna, che vive in Puglia. «Non sono molto esperta di questioni politiche - aggiunge


l'artista - e quindi non saprei come risolvere questa situazione. Posso solo augurarmi che l'Europa aiuti il mio Paese
e gli permetta di entrare nell'Ue. Il desiderio di far parte dell'Unione europea - spiega Inna - è forte nei giovani già
dalla rivoluzione del 2014, tra quegli studenti che scesero in piazza c'ero pure io». La cantante dice, invece, di non credere molto alle sanzioni: «sicuramente non possono bastare e Putin ne fa una speculazione», sottolinea. «Se la musica e la cultura possano salvare l'Ucraina? Il messaggio di pace che possiamo mandare noi artisti è sicuramente importante e siamo tutti pronti a dare vita a concerti per aiutare la nostra gente».

Da Spoleto a Cascia. «Mentre ci prepariamo alla Pasqua, la guerra in Ucraina mette tristemente in luce quanto le donne, protagoniste della storia della risurrezione, siano invece costrette oggi a fermarsi alla Passione», sono le


parole che la madre priora del monastero Santa Rita da Cascia, suor Maria Rosa Bernardinis, in occasione della festa della donna che si celebrerà l'8 marzo. «In questa giornata simbolica - dice la religiosa - celebriamo il coraggio delle donne che anticipano l'alba, paladine della pace che vanno tutelate e dalle quali possiamo imparare tanto. Come le donne che nella prossima festa di SantaRita premieremo perché sono strade da seguire per un futuro migliore, proprio come colei che ispira i nostri passi e che preghiamo perché accompagni anche quelli di ogni donna, soprattutto in questi tempi». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero